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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2011 alle ore 12:27.
ore 14:45
UN GRUPPO A TORRENTE CLAREA - Dopo aver tentato di raggiungere la baita della Val Clarea attraverso i sentieri e per i boschi, un gruppo di manifestanti No Tav ha raggiunto il ponte nei pressi del torrente Clarea, poco distante da dove si trova la baita. Intorno all'area un nutrito schieramento di forze dell'ordine sta impedendo ai manifestanti di avanzare. Al momento la situazione è tranquilla, non si registrano tensioni salvo qualche coro scandito ogni tanto dai manifestanti.
ore 14:30
CONVOCATA UN'ASSEMBLEA DEI MANIFESTANTI - Dai sentieri di montagna della Val Clarea, dove si trova il cantiere per il tunnel esplorativo dell'alta velocità, continuano a giungere i manifestanti No Tav, che hanno superato lo sbarramento delle forze dell'ordine posto su un ponticello su un torrente guadandolo in diversi punti. Attorno alla baita Clarea, divenuta ormai uno dei simboli della lotta No Tav, situata a meno di cento metri dalla recinzione del cantiere, centinaia di persone attendono l'arrivo del resto del corteo per confermare o no la decisione presa nell'assemblea di tre giorni fa di raggiungere la rete metallica per tagliarla in diversi punti. Polizia e carabinieri sono già schierati a difesa della principale linea di accesso, per cui è probabile un tentativo di aggiramento dei blocchi così come è stato fatto in mattinata lungo il percorso. Nonostante loschieramento di forze dell'ordine e l'elicottero in sorvolo sulla zona fin dal mattino non si registrano particolari tensioni. Non ci sono manifestanti a volto coperto né persone con strumenti di offesa. Il movimento No Tav ha indetto a breve un'assemblea per stabilire le prossime mosse.
ore 14:10
MANIFESTANTI A BAITA CLAREA - Alcune decine di No Tav sono riusciti, percorrendo impervi sentieri tra i boschi e il fiume Dora, a raggiungere la spianata dove sorge la baita Clarea, la costruzione diventata il simbolo del movimento. I posti di blocco collocati fra le montagne dalle forze dell'ordine sono stati elusi, ma al fondo c'è un forte presidio delle forze dell'ordine. L'area del futuro cantiere della Tav è a poche centinaia di metri.
ore 13:50
UN CENTINAIO OLTRE LO SBARRAMENTO - Circa un centinaio di manifestanti No Tav hanno superato il secondo sbarramento lungo il sentiero che da Giaglione conduce al cantiere No Tav di Chiomonte, dove sono rimasti per il momento bloccati, all'altezza di un ponticello su un torrente da uno schieramento di poliziotti. A quanto riferito dai No Tav, secondo la Digos il "ponticello" è un limite da considerare «inviolabile». I manifestanti sono giunti nei pressi del fiume, che si trova a un centinaio di metri dalla recinzione del cantiere, protetta da centinaia di uomini delle forze dell'ordine, eludendo i controlli attraverso i sentieri alternativi di montagna. Ci sono molti bambini e anziani tra i partecipanti al corteo. E gli elicotteri delle forze dell'ordine continuano a sorvolare tutta l'area.
ore 13:20
AUTOSTRADA ANCORA BLOCCATA - La circolazione sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia è ancora bloccata dal casello di Avigliana a quello di Oulx per motivi di sicurezza, legati alla manifestazione No Tav in corso in Val di Susa.
ore 13:15
CORTEO IN TRE TRONCONI - Il corteso si è diviso in tre tronconi nel tentativo dui raggiungere la baita Clarea di Chiomonte, ubicata nei pressi degli scavi e diventata uno dei luoghio-simbolo della protesta dei No Tav. C'è chi sta sulla mulattiera e chi prende i boschi ma comunque tutti si muovono all'interno della zona rossa, che l'ordinanza del prefetto ha esteso a due chilometri dalle reti.
ore 13:00
IL CORTEO PROSEGUE LA MARCIA - Il corteo No Tav, con alla testa sempre le donne, sta proseguendo pacificamente la sua marcia, dopo aver divelto a colpi di cesoie la prima recinzione incontrata lungo il sentiero che porta alla baita della Val Clarea. Intanto, passate la rete, alcuni manifestanti si sono separati dal corpo centrale del corteo e stanno cercando di raggiungere la baita dai sentieri che salgono sulla montagna.
ore 12:50
L'INGRESSO NELLA ZONA VIETATA - Il corteo No Tav ha fatto il suo ingresso nella zona vietata che era stata individuata dal prefetto di Torino. La rete di recizione, sostenuta di un grosso cavo d'acciaio, è stata tagliata e i manifestanti sono passati. Nessun intervento, al momento, da parte della forze dell'ordine presenti in modo massiccio nella zona. Le donne alla testa del corteo No Tav hanno tagliato la rete e aperto un varco nella recinzione dell'area della Tav in Val Susa. Le donne stanno entrando nell'area una alla volta
ore 12:45
LE DONNE CON LE FORBICI - Mentre le donne valsusine con le cesoie in mano stanno per raggiungere la recinzione che impedisce all'accesso alla Val Clarea, un gruppo di altri manifestati si è separato dal corteo al bivio delle Gorgiè con l'obiettivo di raggiungere la stessa baita passando attraverso i sentieri. A difesa della recinzione sono schierate le forze dell'ordine. Le donne che stanno cercando di avvicinarsi stanno scandendo lo slogan «Le donne della Val Susa si danno da fare, sanno cucire ma anche tagliare».
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