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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2011 alle ore 19:45.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2011 alle ore 13:19.

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Genova, si indaga per omicidio (Olycom)Genova, si indaga per omicidio (Olycom)

Il giorno dopo l'alluvione - nella tragica ricorrenza di quella di Firenze del 1966 - Genova si è svegliata sotto shock, sommersa dal fango, ferita (foto). Piove ancora intensamente. Il traffico automobilitico privato è fermo e resterà bloccato fino al termine dell'allerta meteo, fissato per le 12 di domenica. È regolarmente in funzione, con poche eccezioni il servizio dell' Amt, l'azienda del trasporto pubblico. Fermo invece il collegamento Navebus, il servizio via mare tra il ponente e il centro città. Le scuole nel Comune e nella Provincia di Genova resteranno chiuse anche lunedì.

Cessato, almeno per ora, l'allarme nella zona del torrente Fereggiano a Genova, che ieri è esondato provocando la morte di sei persone. Dagli accertamenti effettuati un presunto "tappo" a monte non rappresenta un problema. In via Fereggiano sono ripresi i lavori di sgombero della strada. La polizia aveva avvisato a fine mattinata con un altoparlante la popolazione a «salire sui piani alti». Era stata disposta l'evacuazione di tutta l'area di corso Sardegna, invaso venerdì da un vero e proprio fiume in piena, e delle strade limitrofe.

Aperta un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo
La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti per l'alluvione che ieri ha fatto sei morti e provocato ingenti danni a Genova. L'inchiesta è seguita dal procuratore capo facente funzioni, Vincenzo Scolastico, e dal sostituto procuratore Stefano Puppo

Situazione critica in Piemonte e Val d'Aosta. Si teme la piena del Po
Monitora la situazione nel Nord ovest il Comitato operativo della Protezione Civile, con il prefetto Franco Gabrielli e le autorità locali, per l'emergenza maltempo che sta interessando le regioni nord-occidentali, Piemonte e Liguria in particolare. «Siamo molto preoccupati per quello che potrà avvenire nel bacino del Po», ha dichiarato Gabrielli. La perturbazione si è estesa a comprendere anche il Piemonte (dove è scattato l'allarme frane) e la Liguria di Ponente. Persistono precipitazioni nell'Alessandrino (sono in corso evacuazioni nell'area di Ovada), sui bacini del Bormida e dell'Orba, sull'area dello Spezzino e sull'alto Magra. Secondo le previsioni forti piogge in mare aperto si stanno avvicinando alla Liguria di Ponente, in particolare sull'imperiese e il savonese. Il fiume Bormida è già esondato in piana Crixia. Ancora in Piemonte le piogge che ormai da ore cadono incessanti stanno ingrossando il livello del Po. Nelle prossime 24-36 ore, stando ai modelli attuali, il fiume dovrebbe continuare a salire e l'ondata di piena potrebbe interessare il tratto di fiume compreso tra la Dora Baltea e il Ticino.

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