Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 18:11.

My24

Una mattinata febbrile quella che ha preceduto il voto sul Rendiconto 2010, che ha visto il governo raggiungere un risicato 308 voti. Da una parte il premier ha cercato, invano, di compattare i suoi, dall'altra l'opposizione ha fatto quadro e ha deciso di non partecipare al voto. Ecco com'è andata la mattinata, prima dell'inizio delle dichiarazioni di voto in aula alla Camera.

Ore 15,10. Bersani: positivo l'incontro con Pannella
«Incontro positivo» é stato definito quello di una delegazione del Pd e una dei Radicali, stamane a Montecitorio, dal segretario democratico Pier Luigi Bersani. L'incontro a cui prendevano parte lo stesso Bersani, insieme a Dario Franceschini e Luigi Zanda, e il leader radicale Marco Pannella, insieme ad Emma Bonino e gli altri parlamentari radicali, é durato poco meno di due ore ed é avvenuto dopo lo strappo del voto dei 6 deputati radicali in occasione delle astensioni delle opposizioni in aula per fare mancare il numero legale sul rendiconto dello Stato. Ma anche dopo giorni di aspre polemiche con duri giudizi di Pannella nei confronti dei democratici. «Abbiamo ripreso la discussione» ha detto Bersani al
termine dell'incontro spiegando che «come sempre avviene con
i radicali, si é andati ai contenuti parlando di liberalizzazioni, giustizia ed Europa. Continueremo il confronto con un coinvolgimento molto stretto con i parlamentari, specie sulle cose di queste ore».

Ore 14,56. Bersani, numeri? Mò vidimmo
Pier Luigi Bersani non azzarda previsioni sull'esito del voto sul rendiconto dello Stato. «Mò vidimmo...», ha risposto il segretario del Pd ai cronisti che, al termine dell'incontro con i radicali, gli chiedevano un pronostico.
«Il messaggio che arriva dalle opposizioni è: "contatevi"», ha scritto Bersani su Twitter.

Ore 14,30. Anche Alfano e Matteoli nella residenza del premier
Al ristretto vertice in corso a palazzo Grazioli prima del voto alla Camera si sono uniti anche il segretario del Pdl Angelino Alfano e il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli.

Ore 14,09. Berlusconi a pranzo con Letta e Ghedini a palazzo Grazioli
Il premier, in attesa del voto sul Rendiconto, sta pranzando a palazzo Grazioli con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e con Niccolò Ghedini, suo legale. Letta era arrivato poco prima delle 14 per un colloquio con il presidente del Consiglio, incontro che segue quelli avuti in mattinata da Berlusconi con i deputati Pdl Isabella Bertolini e Giorgio Stracquadanio, tra i firmatari della lettera dei cosiddetti "malpancistI" indirizzata al presidente del Consiglio.

Ore 13,45. Finocchiaro: dopo le parole di Bossi, Berlusconi si deve dimettere

«Dopo le parole di Bossi, Berlusconi si deve dimettere. Nemmeno la Lega lo sostiene più, e non è più accettabile il balletto del pallottoliere e del toto-fiducia sulla pelle dei cittadini e delle imprese italiani». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

Ore 12,24. Bossi: Berlusconi faccia un passo laterale
«Abbiamo chiesto a Berlusconi di fare un passo di lato, laterale». Lo ha detto Umberto Bossi. Alla domanda se il possibile successore possa essere Alfano, il Senatur risponde: «E se no chi mettiamo il segretario del Pd?». Alfano garantirebbe che si continuerà sul percorso del federalismo. «Oggi non succederà niente», ha poi detto il leader della Lega, interpellato dai giornalisti sull'esito della votazione sul Ddl di rendiconto 2010.

Ore 12.20. Franceschini: oggi si vedrà la maggioranza
«Abbiamo deciso che oggi staremo in Aula ma non parteciperemo al voto. Gli italiani che ci guardano devono verificare in modo incontrastabile se Berlusconi ha ancora la maggioranza o no». Così il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini, motiva la decisione delle opposizioni di stare oggi in aula ma senza partecipare al voto sul rendiconto.

Ore 12,20. Dopo Bertolini anche Stracquadanio a palazzo Grazioli
Dopo aver visto Isabella Bertolini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sta incontrando a palazzo Grazioli anche Giorgio Stracquadanio. Il deputato del Pdl è uno dei firmatari della '"ettera dell'Hassler".

Ore 12,19. Capezzone: auspico che Berlusconi tenga duro
«Spero davvero che il premier tenga duro e non molli. Pd e Udc vorrebbero il potere senza consenso. La difesa di questo Governo, l'unico legittimato dal voto, è anche la difesa della migliore conquista di questi vent'anni, e cioè la scelta dei governi affidata agli elettori e non alle manovre di palazzo». Lo dichiara in una nota Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi