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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2011 alle ore 20:52.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2011 alle ore 16:08.

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Pier Francesco Guarguaglini (a sinistra) con Lorenzo Borgogni (Imagoeconomica)Pier Francesco Guarguaglini (a sinistra) con Lorenzo Borgogni (Imagoeconomica)

La bufera investe i piani alti di Finmeccanica. Lorenzo Borgogni, braccio destro del presidente Pier Francesco Guarguaglini, si è "autosospeso dall'incarico" di direttore centrale delle relazioni esterne "in attesa che sia fatta piena luce" su episodi riportati oggi sulla stampa. Secondo i verbali d'interrogatorio nelle indagini giudiziarie che toccano il gruppo, in particolare per gli appalti dell'Enav e altre vicende, l'11 gennaio 2011 Borgogni avrebbe detto ai magistrati della procura di Roma di aver ricevuto pagamenti da diverse società che lavoravano con Finmeccanica, fino ad accumulare cinque milioni e 600mila euro, secondo quanto ha pubblicato "Il Fatto Quotidiano". Nell'indagine relativa alla vendita della barca di Marco Milanese, ex consigliere di Giulio Tremonti al ministero dell'Economia, i pm avevano chiesto l'arresto di Borgogni, ma il gip di Roma ha respinto l'istanza.

Borgogni verso l'uscita dopo l'autosospensione
Nella nota della Finmeccanica che annuncia l'autosospensione, Borgogni dice che la decisione è stata presa «in riferimento alle notizie riportate dagli organi di stampa» e che questa scelta «pur nella certezza di aver operato legalmente», viene fatta «nel maggior interesse e a tutela dell'immagine dell'azienda e del suo presidente, nonché nel rispetto dell'operato della magistratura». Cosa significhi più precisamente "autosospensione dall'incarico" non è stato spiegato dalla società controllata dal ministero dell'Economia. Non si tratta di dimissioni dall'azienda. Tuttavia la gravità dei fatti fa ritenere che Borgogni sia vicino all'uscita e anche la posizione del presidente Guarguaglini traballa, come quella della moglie, Marina Grossi, amministratore delegato della controllata Selex Sistemi integrati (Selex Si), indagata per corruzione, false fatturazioni e frode fiscale nell'indagine Enav, che ha portato due giorni fa all'arresto del direttore commerciale Manlio Fiore insieme all'ad Enav, Guido Pugliesi (entrambi ai domiciliari).

Finmeccanica di nuovo nella bufera
In Finmeccanica è l'ora della resa dei conti. Guarguaglini e la moglie sono con le spalle al muro. Il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, che dal 4 maggio ha quasi tutti i poteri in precedenza di Guarguaglini, ha definito «opportuna» l'autosospensione di Borgogni, «il cui rapporto di lavoro e di dipendenza» nella società «sono di diretta responsabilità del presidente». In questo modo Orsi prende le distanze e chiama in causa direttamente Guarguaglini. È stato deciso che entro pochi giorni ci sarà un consiglio di amministrazione straordinario di Finmeccanica per affrontare la delicata situazione, potrebbero essere revocate le deleghe del presidente (le strategie e le relazioni esterne), ma Guarguaglini rischia di saltare. Come la moglie, del resto: dopo febbrili consultazioni con i dirigenti Orsi ha deciso che domattina, lunedì, si riunisca il cda della Selex, presieduto da Giuseppe Veredice. Nel cda potrebbero essere revocate le deleghe alla moglie di Guarguaglini, oppure essere costretta a lasciare l'incarico.

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