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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 15:36.

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Guargugliani FinmeccanicaGuargugliani Finmeccanica

Si stringe il cerchio attorno a Finmeccanica. Dopo la presa di posizione ieri del premier Mario Monti («mi attendo rapida e responsabile soluzione»), si registra un primo contatto tra il Governo e i vertici del colosso aerospaziale. Il presidente Pier Francesco Guargaglini - indagato per frode fiscale e false fatturazioni nell'inchiesta sugli appalti Enav - ha infatti incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà.

L'intervento di Monti per sbloccare la partita
Ieri era stato il presidente del Consiglio a fissare in una nota la road map del governo per arrivare a disinnescare la bomba che sta terremotando il gruppo, con pesanti ripercussioni anche in Borsa. Nel comunicato il presidente del Consiglio ha fatto sapere «di aver concordato con i ministri competenti di verificare con la società che si stiano predisponendo le iniziative necessarie». Oggi, quindi, il primo passo formale dell'esecutivo con l'incontro tra Guarguaglini e Catricalà. Con molta probabilità, i due hanno affrontato il nodo dell'inchiesta e la posizione del presidente, su cui si va rafforzando il pressing per un passo indietro.

Guarguaglini resiste, cresce pressing per le sue dimissioni
Finora il manager di Castagneto Carducci ha rispedito al mittente qualsiasi tentativo e ha scelto, come la moglie Marina Grossi, ad di Selex Sistemi Integrati - anche lei indagata dalla procura di Roma per corruzione e false fatturazioni - di resistere al suo posto. Ma,nelle ultime ore, le pressioni dell'esecutivo si sono fatte molto forti e il premier, che ha anche l'interim del ministero dell'Economia (azionista di maggioranza del gruppo con il 30,2%), ha deciso di scendere in campo in prima persona per sciogliere l'intricata matassa accelerando il ricambio dei vertici, come è accaduto peraltro all'Enav, dove Guido Pugliesi, agli arresti domiciliari per l'inchiesta capitolina, è stato sostituito ieri da Massimo Garbini, finora direttore generale dell'ente.

Riflettori puntati sul prossimo cda
Attorno a Guarguaglini, dunque, si sta stringendo il cerchio e i riflettori sono ora puntati sul cda straordinario che non è stato ancora fissato, ma che potrebbe svolgersi tra il 28 e il 29 novembre. Dal palazzo si chiede con insistenza un passo indietro del presidente che però vede una sua uscita di scena come un'ammissione di colpa. La linea della resistenza, però, potrebbe essere modificata data l'intenzione del premier di trovare una rapida soluzione per far uscire il colosso aerospaziale dalle secche di una inchiesta che ha fatto perdere, solo la scorsa settimana, il 30% del valore a Piazza Affari. Senza contare che anche all'interno del gruppo di Piazza Montegrappa, c'è ormai un clima da resa dei conti attorno al presidente. Con l'amministratore delegato Giuseppe Orsi che ha chiesto esplicitamente un passo indietro della Grossi e preme ora per l'uscita di scena di Guarguaglini.

Financial Times: chiarezza o investirori fuggiranno
Gli investitori e i mercati attendono chiarezza dal gruppo. E oggi a ricordarlo è intervenuto anche il Financial Times che ha dedicato la sua "Lex Column" alle ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto la holding della difesa. «Senza chiarezza su dove porteranno le indagini, o su come saranno risolti i conflitti interni alla sala del consiglio, e di fronte a un mercato della difesa sempre più competitivo, gli investitori che non sono già fuggiti non dovrebbero chiedersi perché non farlo?», scrive il quotidiano della City. «Fatti e non parole saranno ora il motto di Finmeccanica, secondo l'amministratore delegato Giuseppe Orsi. Ma gli investitori - aggiunge il Ft - hanno il diritto di essere scettici. La lista di guai che hanno colpito la società di difesa italiana si allunga di giorno in giorno. E potrebbe crescere ancora». (Ce.Do.)

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