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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2011 alle ore 11:06.

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Oggi il governo ha scoperto ufficialmente le carte sulle misure che dovranno consentire all'Italia di centrare il pareggio di bilancio nel 2013 e, allo stesso tempo, sostenere la crescita in un quadro congiunturale di sicura recessione. L'obiettivo è quello di assicurare almeno altri 20 miliardi tra minori spese e maggiori entrate sui saldi del prossimo anno. Anno nel quale dovrà anche essere realizzata la prima attuazione della delega fiscale per ridurre le tax expenditures per una somma non inferiore a 4 miliardi.

C'è l'intenzione di accelerare e, dopo aver incontrato le parti sociali e le Regioni, Monti vorrebbe procedere nel pomeriggio con il varo della manovra. Pesante il pacchetto fiscale, la vera «medicina amara» che dovranno sopportare i contribuenti italiani. Si parte dal ritorno dell'Ici sulla prima casa, che sarà comunque mitigata con un sistema di detrazioni per i redditi più bassi e per i nuclei familiari più numerosi.

Aumento dell'Iva
Tra le misure contenute nella manovra c'è un aumento del 2% delle aliquote Iva, che scatterà dal secondo semestre 2012. L'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto è a copertura della delega fiscale del precedente Governo che ha previsto risparmi di 4 miliardi nel 2012 tagliando sgravi e agevolazioni. Quanto all'aumento del gettito derivante dal ritocco delle aliquote, c'è un impegno esplicito del Governo a promuovere interventi che privilegino le famiglie: un progetto da costruire con le Regioni per poter restituire potere d'acquisto ai nuclei familiari, definite "cellula fondamentali" della società.

Addizionali
Nessuno degli aumenti ipotizzati alla vigilia per l'Irpef è stato approvato, nè sull'aliquota del 41 nè del 43%. Per le Regioni è però previsto un aumento dell'aliquota addizionale Irpef dallo 0,9% all'1,23%. Sempre le Regioni potranno finanziare il trasporto pubblico locale con una accisa sui carburanti: +1 cent al litro.

Bollo titoli
Arrivano nuovi interventi in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari. Infine arriva un'imposta è dell'1,5% sui capitali già scudati.

Bonus 55%
Confermata la detrazione del 55% per l'efficienza energetica che alleggerisce la bolletta energetica dell'italia e fa emergere l'Iva.

Il ritorno della tassazione sulla prima casa sarà accompagnata da una super-Imp che andrà a tassare in misura sempre più pesante i beni immobiliari posseduti dal contribuente e dunque con un prelievo maggiorato sulle seconde case. Non ci sarà però la rivalutazione delle rendite catastali.

Gli sgravi per le famiglie, allo stato attuale, sarebbero garantiti da una "clausola di stabilità": il Governo nell'operare il taglio delle agevolazioni fiscali nel 2012, risparmierà di fatto le detrazioni per i familiari a carico e per i nuclei. A garanzia dell'operazione la possibilità di operare nel 2012 con un aumento delle aliquote Iva, soprattutto su quella ordinaria del 21 per cento. Tutte le agevolazioni, però, saranno legate all'Isee, lo strumento che il Governo intende privilegiare per dosare i benefici e graduarli in base al reddito.

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