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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2011 alle ore 08:20.

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Si mettono a punto le ultime modifiche alla manovra "salva-Italia", al rush finale nelle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera. In mattinata saranno presentati gli emendamenti: due del Governo su Province e stipendi dei parlamentari, e l'altro del relatore sulle pensioni e gli altri temi. Il provvedimento dovrebbe essere votato oggi entro le ore 16, per approdare in aula domani. Poco prima della chiusura dei lavori delle commissioni interverrà il premier Mario Monti, alle 14.

Per oggi sono attese, tra le altre, le modifiche su Imu (ex Ici), prima casa e pensioni. Su quest'ultimo fronte, il punto d'incontro tra le richieste dei partiti e i paletti posti da Monti, è stato trovato innalzando la soglia per le indicizzazioni degli assegni e attenuando l'impatto della riforma previdenziale sui cosiddetti lavoratori precoci, quelli nati attorno al 1952.

Tra le ipotesi sul tappeto anche la riduzione della penalizzazione del 2% per chi va in pensione (con il solo canale contributivo) prima dei 62 anni di età. Nutrito invece (e già ben delineato) il pacchetto di "correttivi" alla manovra di natura fiscale presentati ieri dai relatori. Si va dalla defiscalizzazione Irap del 10% sugli interessi passivi, al bonus del 36% anche per le calamità naturali del 2011, alla possibilità di pagare a rate le tasse anche senza l'obbligo di presentazione di una fidejussione. Si attenua poi la norma sulle manette per chi mente al Fisco e si "riscrive" l'Isee, stabilendo che l'erogazione dei servizi sociali sia parametrata non più solo sul reddito dichiarato, ma anche sul patrimonio disponibile e sul numero di figli a carico.

Di seguito il dettaglio delle modifiche sul tappeto.

Pensioni
Soglia più alta per le indicizzazioni degli assegni pensionistici e attenuazione dell'impatto della riforma previdenziale sui cosiddetti lavoratori "precoci", quelli nati attorno al 1952. Su questi ritocchi è stata trovata una mediazione tra il Governo e Pdl, Pd e Terzo Polo sulle modifiche da apportare alla Camera alla manovra "salva Italia". Ad ufficializzare, di fatto, il raggiungimento di un punto di incontro tra le richieste dei partiti e i paletti posti dal premier Monti (rispetto dei saldi e salvaguardia degli interventi strutturali del decreto), è stato l'arrivo ieri attorno alle 16,00 a Montecitorio, dove erano riunite le commissioni Bilancio e Finanze, del ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Proprio la Fornero ha poi limato, insieme al ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il suo pacchetto. Due le opzioni (tra loro alternative) sugli adeguamenti alle quali si è lavorato fino al pomeriggio: estensione solo in modo parziale (50% o forse 70%) delle indicizzazioni per le pensioni tra 936 euro e 1.400 euro; garanzia della piena perequazione soltanto fino al tetto di 2,5 volte il "minimo", ovvero a 1.170 euro. Tra le ipotesi sul tappeto anche la riduzione della penalizzazione del 2% per va prima dei 62 anni di età in pensione anticipata con il solo canale contributivo (42 anni e un mese per gli uomini, 41 anni e 1 mese per le donne).

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