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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2011 alle ore 17:40.

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Sarà la sindrome della volpe e l'uva, o il buon allenamento allo spirito critico? Sta di fatto che, oltre alle polemiche sull'isolamento della Gran Bretagna, sulla stampa britannica abbondano i commenti negativi sull'accordo "salva-euro" raggiunto al vertice di Bruxelles e il pessimismo sulla crisi dell'eurozona.

Il Financial Times parla di vertice inconcludente, il Guardian sottolinea che non ha risolto niente, il Telegraph commenta: "Avevamo ragione sull'euro, ecco perché l'Europa è arrabbiata". Fa da contraltare il francese Le Monde, con un'intervista al presidente Nicolas Sarkozy: "E' un'altra Europa che sta nascendo, quella della zona euro", "Il vertice di Bruxelles crea le condizioni per uscire dalla crisi".

L'Italia, con i suoi bisogni di finanziamento del debito, rimane il fulcro della crisi, puntualizza un titolo dell'agenzia americana Bloomberg.
Il Financial Times, in un editoriale, nota che l'Europa fallisce l'obiettivo di stroncare la crisi del debito sovrano. A parte "la drammatica uscita della Gran Bretagna", il summit europeo era "interamente prevedibile nella sua inconcludenza".

A essere giusti, - ammette il Ft – "è una buona notizia che siano stati fatti passi sia pure modesti verso una maggiore integrazione fiscale". "Ma la vera, ampia, unione fiscale necessaria per ripristinare la fiducia nell'euro, invece di poche nuove regole, rimane sfuggente".

L'accordo raggiunto "non fa niente per risolvere la crisi immediata", insiste il Ft. Le mosse per rafforzare il Fondo monetario internazionale e gli accenni a un maggiore sostegno l'anno prossimo ai due veicoli di salvataggio europei "non sono né abbastanza grandi né abbastanza rapidi per affrontare il compito titanico di finanziare i Paesi periferici finché non tornerà la fiducia.

Le speranze in un "gran bazooka" della Bce erano "mal riposte", continua l'editoriale. Ora si dice che la Bce abbia "un astuto piano per dare il bazooka alle banche europee". Il Ft mette in guardia contro una soluzione del genere. In tal modo, spiega, la Bce finanzierebbe il debito sovrano attraverso le banche europee. "Se l'attuale crisi è stata provocata dal legame tra il rischio sovrano e quello bancario, ha senso intensificare questo legame?". "In questo momento – prosegue il Ft - potrebbe non esserci un'alternativa per salvare l'euro. Ma – conclude – è poco più di un gioco di prestigio in una crisi dove chiarezza e risolutezza farebbero molto di più per ripristinare la fiducia".

Un editoriale del Guardian, intitolato "Il futuro dell'euro. Quando i summit non risolvono niente", afferma che il vertice Ue, l'ottavo dell'anno, "rappresenta un piccolissimo progresso".

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