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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2011 alle ore 14:50.

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Enrico Mentana lascia la direzione del Tg La7Enrico Mentana lascia la direzione del Tg La7

La replica del cdr dopo le dimissioni
Nessuna denuncia è stata mai presentata alla magistratura contro Enrico Mentana e inoltre allo stesso Mentana viene rinnovata «la stima e l'apprezzamento per lo straordinario lavoro che sta svolgendo insieme alla redazione». Sono i due passaggi chiave del comunicato del cdr del Tg La7 dopo l'annuncio di dimissioni del direttore della testata. «La vicenda cui si fa riferimento non riguarda i rapporti tra il direttore e il cdr - viene precisato -, ma la questione insorta tra la direzione e il sindacato nazionale e regionale sul diniego opposto alla lettura, secondo le regole del contratto nazionale di lavoro, del comunicato della Fnsi di solidarietà con lo sciopero di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per una manovra più equa». E ieri stesso la Fnsi - conclude il cdr - ha proposto al direttore, «che ha dato la sua disponibilità», una mediazione «per ricomporre conflitti e incomprensioni e ripristinare serene relazioni sindacali».

Ieri l'Associazione Stampa Romana (Asr), d'intesa con il comitato di redazione, aveva dato mandato all'avvocato Bruno Del Vecchio di sporgere denuncia «per comportamento antisindacale (articolo 28 della legge 300/1970) contro l'emittente La7 e il direttore del Tg Enrico Mentana».

«La goccia che ha fatto traboccare il vaso - ha spiegato l'Asr - è stata il rifiuto del direttore di leggere nel Tg il comunicato della Fnsi che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici, indetto nell'ambito della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Ugl contro la manovra del governo Monti. Un rifiuto irricevibile e contrario a quanto previsto dagli accordi collettivi di lavoro».

«Non possiamo consentire ad alcuno - dice il segretario dell'Asr Paolo Butturini - di contravvenire alle regole sindacali. I dati di ascolto o l'innegabile professionalità di un direttore non possono fare da schermo alla violazione delle norme che la categoria, alla quale anche Mentana appartiene, si è data per garantire la propria autonomia e la difesa dei propri diritti. Ho personalmente e più volte richiamato il direttore del Tg de La7 a un comportamento più conciliante e al rispetto del contratto, mi dolgo che questi richiami siano caduti nel vuoto. Specialmente in questo momento difficile per il Paese e per la nostra categoria in particolare, possiamo discutere molte cose, ma non la tutela dei colleghi e i loro diritti sindacali così come sono normati nel contratto collettivo di lavoro».

La replica del direttore
Poche ore dopo il comunicato Enrico Mentana aveva replicato: «Sono rituali, che se mai hanno avuto un senso, certo non lo hanno ora. Faccio il giornalista e do notizie per i telespettatori, non leggo comunicati di altri».

«Così come durante il tg non ho mai letto comunicati di Telecom, ovvero del mio editore, non vedo perché - aggiunge - dovrei leggere quelli dei sindacati». «La Federazione della Stampa non può comportarsi come quelle aziende che pretendono - conclude Mentana - la pubblicazione dei loro comunicati».

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