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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2011 alle ore 16:01.

La crisi economica scoppiata nell'ormai lontano 2008 è tornata prepotentemente a mordere, colpendo in modo proporzionale donne e uomini, giovani e anziani, persone a basso reddito e a reddito medio alto. Una crisi ormai "sistemica" secondo un'opinione largamente diffusa, senz'altro la peggiore dal '29. Come nell'anno della "Grande contrazione", i problemi legati alla perdita del posto di lavoro – ma non solo – provocano un forte aumento dei fenomeni depressivi che portano, in un numero non trascurabile di casi, anche al suicidio. La conferma arriva dallo psichiatra e psicoterapeuta Alberto Caputo, direttore del Centro SkinDeep e di Deep Consulting : «I dati raccolti nel 2011 dalla European Public Health Association rivelano che i paesi investiti più pesantemente dal crollo dei mercati finanziari pagano anche in termini di salute», dice Caputo in questa intervista rilasciata al Sole 24 Ore.com sottolineando che «la minore disponibilità economica colpisce la possibilità di fare ricorso alle cure mediche nelle fasi iniziali delle malattie, fasi in cui la mancata prevenzione si rivela in molti casi fatale. In Grecia, per esempio si era già registrata una consistente riduzione del 15% delle visite mediche e un aumento del 25% dei ricoveri (con la conseguenza di un incremento della spesa pubblica)». I servizi pubblici, specie quelli psichatrici, sono talmente carichi di lavoro, che - sottolinea lo psichiatra - «chi se lo può permettere, ricorre sempre più alle strutture private. Con i tempi medi d'attesa che si allungano in modo considerevole».

Lei, che fra le altre cose si occupa del fenomeno del mobbing e dello stress lavoro-correlato, ha messo a punto un serie di percorsi terapeutici e di tutela medico legale per manager e dirigenti impegnati a fronteggiare le crisi aziendali e lo stress che ne deriva. C'è davvero un legame fra crisi economica e depressione?

Sembra proprio di sì, ed è una cosa che colpisce sia le persone a basso reddito sia quelle a reddito medio alto. Il fenomeno è stato recentemente documentato da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica della World Psychiatric Association, la società mondiale di psichiatria. Il tasso dei tentativi di suicidio nel paese campione - la Corea del Sud - è quasi raddoppiato nel decennio tra il 1997 e il 2007. Una ricerca simile, riferita ai paesi europei, ha evidenziato che per ogni aumento dell'1% del tasso di disoccupazione si è verificato un aumento dello 0,79% dell'incidenza del tasso di suicidio. In Inghilterra, le persone indebitate a causa della crisi sono risultate essere due volte più inclini a "pensieri anticonservativi". In Grecia nell'ultimo anno i suicidi sono aumentati del 40%. In Spagna la depressione è cresciuta del 20%.

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