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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2011 alle ore 15:31.

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Due presepi, uno nella spianata di Piazza Italia con il sughero sardo realizzato dalla brigata Sassari e un altro poco più in là fatto dall'Aeronautica con pezzi di eliche. Sono questi i due segni più visibili del Natale a Camp Arena base del contingente italiano e del comando della Regione occidentale dell'Afghanistan affidato al comandante della brigata Sassari, generale Luciano Portolano.

Nella Chiesa anche un albero di Natale ma per il resto la parola d'ordine è di non ostantare troppo i simboli della cristianità per non offendere la sensibilità religiosa del Paese ospitante interamente islamico. Più rigida ancora la situazione nella sede delle Nazioni Unite a Herat diretta dallo scozzese Andrew Mac Gregor dove non c'è traccia di simboli della natività perché il personale proviene da diversi Paesi e professa differenti religioni. Questa mattina comunque il generale Portolano ha voluto augurare Buon Natale e tutti i militari presenti a Camp Arena (oltre agli italiani, americani, spagnoli, sloveni, bulgari, albanesi e lituani) compiendo uno strappo alla regola che tende a evitare di concentrare in un unico luogo tutto il personale della base per non coinvolgerlo in caso di attacchi mirati. Poi, questa sera (alle 23 locali, le 19,30 in Italia) la messa in un hangar dell'aeroporto officiata dal cappellano militare della Brigata Sassari, padre Gianmario Piga e alla fine ciccolata e panettone. Gli alcolici, del resto, avevano già subito un drastico taglio alcuni mesi fa con l'introduzione di una drink card che prevede al massimo due piccole birre al giorno.

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