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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2011 alle ore 14:48.

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«Ora servono liberalizzazioni organiche, con un pacchetto complessivo, non soltanto per singoli settori». Così il presidente del Senato, Renato Schifani, in visita alla base militare italiana Shama in Libano, riguardo alla fase due dell'azione del governo Monti. Il presidente del Senato si è detto fiducioso. «Ce la faremo. La nostra credibilità non è mai venuta meno e l'Italia ce l'ha fatta anche in altre epoche e anche questa volta ce la farà».

Dopo i sacrifici servono riforme strutturali e coraggiose
«Gli italiani stanno già sostenendo grandi sacrifici e adesso occorre avere il coraggio di riforme serie, strutturali, profonde, coraggiose», ha detto Schifani. «Quelle riforme - ha sottolineato il presidente del Senato - che ci chiede l'Europa».

Occorrono misure per la crescita
«Ora occorre lavorare per adottare misure per la crescita. Serve questo e sono fiducioso nel senso di responsabilità dei nostri partiti politici», ha detto Schifani ai cronisti che gli chiedono una valutazione sul fatto che lo spread tra titoli italiani e tedeschi sia tornato a essere alto. Secondo Schifani importante è «la coesione politica».

Ai soldati: vi porto la solidarietà politica
«Vi porto un segnale di grande solidarietà politica, voi la portate sul territorio e io ve la porto dall'Italia», ha detto ai soldati del contingente
italiano della base di Shama ai confini tra il Libano e Israele nella cosiddetta Blue Zone. «Questo - ha aggiunto Schifani - credo che sia il collante di un messaggio significativo di grande responsabilità».

I media non strumentalizzino l'anti-politica
Dal Libano Schifani è tornato a invitare l'informazione a non gettare benzina sul fuoco dell'antipolitica. «Credo che l'antipolitica vada interpretata e non strumentalizzata da parte di certi media che rischiano di creare all'interno del Paese un clima teso e rischiano di mettere in discussione la credibilità non di singoli esponenti, ma delle istituzioni stesse». .

Se Monti ha richiamato alcuni ministri ha fatto bene
«Se lo ha fatto, ha fatto bene», ha detto Schifani, a proposito delle voci secondo cui il presidente del Consiglio, Mario Monti, avrebbe "richiamato" alcuni dei componenti dell'esecutivo per l'eccessiva visibilità politica o per presunte ambizioni politiche. «Ho avuto modo - ha detto Schifani a margine della sua visita al contingente militare italiano in Libano - di conoscere e apprezzare la serietà, la sobrietà e il rigore del presidente del Consiglio. Quindi bene ha fatto, perchè questo è un governo tecnico composto da ministri tecnici, sostenuto dai partiti politici, ma ognuno faccia la sua parte».

La conflittualità si abbasserà
Sarà «un anno sereno che vedrà impegnata la politica a trovare sempre i massimi punti di convergenza per affrontare la crisi», ha detto Schifani, al contingente italiano alla base di Shama. «Sono certo che i toni della conflittualità si abbasseranno perchè non giovano a individuare le soluzioni».

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