Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2012 alle ore 19:20.
L'ultima modifica è del 03 gennaio 2012 alle ore 08:18.

My24
(LaPresse)(LaPresse)

È polemica sui risultati diffusi dalla commissione Giovannini incaricata di studiare gli stipendi dei parlamentari europei per arrivare a un allineamento alla media Ue delle indennità di deputati e senatori italiani. Dopo il responso della task force guidata dal presidente dell'Istat - i nostri parlamentari guadagnano più dei colleghi europei in termini di stipendio però costano di meno in termini di assistenti (i cosiddetti portaborse) e spese aggiuntive - Camera e Senato sono scese in campo per correggere il tiro. Una secca smentita è arrivata nel tardo pomeriggio da Montecitorio. L'ufficio stampa ha precisato che le indennità «sono pari mediamente a 5.000 euro. La cifra di 11.283,28 euro mensili è riferita infatti al lordo. Il netto risulta inferiore rispetto a quello percepito dai componenti di altri Parlamenti presi a riferimento».

Schifani: su parlamentari decide consiglio di presidenza
Anche Palazzo Madama è intervenuto sui risultati della commissione: il documento, lamenta Renato Schifani, è stato «provvisoriamente acquisito dal sito del Dipartimento della funzione pubblica, in assenza di una tempestiva e opportuna trasmissione ufficiale» al Senato da parte del governo. Quindi la precisazione: «Le decisioni sui tagli saranno prese dal consiglio di presidenza, unico organo deputato a decidere sulla materia». Sia Fini che Schifani contestano poi la natura «provvisoria» dei dati della task force: informazioni «parziali ma utili», sottolineano da Camera e Senato, in base alle quali i parlamentari prenderanno le loro decisioni autonomamente.

Per la Commissione è impossibile fare una media
L'organismo che aveva avuto l'incarico dal governo Berlusconi e dalle presidenze di Camera e Senato, confermato dall'esecutivo Monti, doveva rendere il suo verdetto entro il 31 dicembre e lamenta il poco tempo a disposizione. La media comunque è complessa: in Italia l'indennità parlamentare lorda per i deputati è di 11.283 contro i 7.100 euro della Francia, i 2.813 della Spagna, 8.500 nei Paesi Bassi, 7.668 in Germania a cui si aggiunge in Italia una diaria da 3.500 euro.

Più basse le spese accessorie per i parlamentari italiani
Sono però minori le spese accessorie,
in particolar modo quelle dei collaboratori: rientrano per i deputati nostrani fra le spese di segreteria e rappresentanza, 3.690 euro al mese. Mentre per esempio in Francia un deputato può spendere fino a 9.100 euro al mese per i collaboratori, in Germania sono pagati dal Parlamento per un totale di 14.700 euro, in Austria sono dipendenti della Camera.

Commissione: dati provvisori e insufficienti per stabilire il taglio
La stessa commissione sottolinea che i dati raccolti
sono «del tutto provvisori e di qualità insufficiente per una utilizzazione ai fini indicati dalla legge». Insomma insufficienti per capire se e quanto tagliare. Quindi «nonostante l'impegno profuso e tenendo conto dell'estrema delicatezza del compito a essa affidato, nonché delle attese dell'opinione pubblica sui suoi risultati, la Commissione non è in condizione di effettuare il calcolo di nessuna delle medie di riferimento con l'accuratezza richiesta dalla normativa».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi