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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2012 alle ore 17:15.

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Spacconeria e caos, regole non rispettate e senso dell'onore latitante. Il naufragio della nave da crociera Costa Concordia è una macchia per l'Italia, nonostante l'eroismo dei tanti che si sono prodigati per salvare vite umane. Molti titoli sulle prime pagine della stampa estera mettono in evidenza che il comandante ha abbandonato la nave e uomini dell'equipaggio hanno sgomitato per salire sulle scialuppe di salvataggio.

Gli interrogativi sulle cause della tragedia si sommano alle polemiche sulla sicurezza di navi da crociera diventate vere e proprie città galleggianti. "Il disastro riaccende la questione della dimensione delle navi", ha titolato il Financial Times, mettendo sotto i riflettori la sicurezza. Il naufragio sottolinea "i problemi logistici dell'evacuare navi da crociera gigantesche, che possono trasportare anche 6mila passeggeri.
È un problema "vecchio quanto l'industria delle crociere": "Quanti passeggeri e quanti membri dell'equipaggio possono essere evacuati verso la salvezza in caso d'emergenza?". La risposta rischia di essere "meno di quanti la nave trasporta".
Accanto alle preoccupazioni per l'evacuazione, c'è il problema di trovare personale adeguatamente qualificato e addestrato per le migliaia di navi messe in circolazione ogni anno.

È tuttavia "improbabile", secondo la Lex Column del Ft, che il naufragio porti a un "ripensamento del modello industriale" basato sul riempire navi sempre più grandi con un numero sempre maggiore di passeggeri. Ma la terribile perdita di vite umane e la caotica evacuazione indicano che "le tanto lodate economie di scala di questi resort galleggianti hanno rischi significativi".

Nelle testimonianze dei passeggeri, "inevitabili" i paragoni con la tragedia del Titanic, nota la cronaca del Ft. Ma rispetto ai 1.517 morti del naufragio di cento anni fa, il bilancio dei morti della Costa Concordia è di gran lunga inferiore.

Una ballerina inglese che si è salvata ha detto al padre che era come il naufragio del Titanic, racconta la Bbc, che ha mandato i suoi reporter sull'Isola del Giglio e invita i sopravvissuti a dire la loro storia per una copertura a tappeto. In primo piano il titolo "Il capitano ha commesso errori dicono i proprietari della nave" e la foto di Francesco Schettino mentre viene arrestato. "C'era panico, come in un film, piatti che si spezzavano per terra, gente che correva, gente che cadeva per le scale", racconta un superstite. Sul sito dell'emittente, una rassegna della stampa inglese attesta "eroismo e caos" a bordo della nave affondata.

Sul popolare tabloid Daily Mail si legge: "C'erano omoni, membri dell'equipaggio, che ci spingevano da parte per salire sulle scialuppe. Era disgustoso". "Macché donne e bambini prima. Sono stato lasciati indietro. Corpulenti uomini dell'equipaggio erano i primi a precipitarsi sulle scialuppe".

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