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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2012 alle ore 18:32.
L'ultima modifica è del 16 gennaio 2012 alle ore 12:16.

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(Ansa)(Ansa)

Mentre macchie di materia oleosa in mare fanno pensare a un possibile danno ambientale, sii aggrava il bilancio del disastro di Costa Concordia, la nave crociera naufragata davanti all'isola del Giglio venerdì scorso : le ultime notizie dalla prefettura di Grosseto indicano che tra coloro che mancano all'appello 29 persone: 4 membri di equipaggio e 25 passeggeri. «Sembrerebbe che una decina» di dispersi «siano tedeschi. Sei sono italiani». nel pomeriggio gli elicotteri hanno segnalato qualche chiazza di combustibile «leggero, attribuibile a diesel o ad acque reflue di sentina, in grado di evaporare». Fonti del Sole 24 Ore confermano la perdita di materia oleosa, mentre riprendono le operazioni di soccorso sospese per il maltempo. Oltre al caos dispersi, aumenta la paura che la nave affondi e il disastro ambientale non sia solo una possibilità. La nave si muove: 9 centimetri in verticale e uno e mezzo in orizzontale. Il rischio che affondi diventa così un problema con cui fare i conti in fretta: se la nave scivola sullo scalino di roccia e finisce a 70 metri di profondità prima che i serbatoi siano svuotati, sarà difficile evitare anche un disastro ambientale.

Il maltempo e l'allarme del ministero
E il maltempo è ciò che aumenta il rischio di disastro ambientale. Rischio che per l'Isola del Giglio «è altissimo» ha detto il ministro per l'Ambiente Corrado Clini. «Bisogna fare in fretta perché se cambiano le condizioni meteo-climatiche potremmo trovarci in una situazione diversa da quella di oggi con il rischio grave per la tenuta dello scafo. Lo ripeto, stiamo cercando di fare molto in fretta tenendo conto che probabilmente ci sono ancora vite umane da salvare». Le zone che potrebbero essere interessate dallo sversamento, ha spiegato il ministro «dipenderanno anche molto dal flusso delle correnti».

Si aggrava la posizione del comandante
Nelle stesse ore in cui la nave si mmerge nelle acque del Giglio si fa sempre più pesante la posizione del comandante della nave Francesco Schettino, unico indagato assiemel primo ufficiale in plancia Ciro Ambrosio, che dal carcere si dice «affranto, costernato, addolorato per le perdite umane e fortemente turbato per l'accaduto» riferisce il suo avvocato Bruno Leporatti. Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, il cui titolo ha subito un pesante crollo in Borsa, dice: «Non possiamo negare purtroppo un errore umano in questo tragico incidente, anche le procedure adottate a seguito dell'urto con lo scoglio non hanno rispettato totalmente le rigide disposizioni che abbiamo dato». E aggiunge: «L'azienda starà vicino al suo comandante, gli metterà a disposizione assistenza legale ma ha anche il dovere di riconoscere i fatti e tutelare gli oltre 24mila dipendenti dell'azienda».

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