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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 10:05.

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Pericolo ambientale, domani rischio maltempoPericolo ambientale, domani rischio maltempo

La compagnia Costa Crociere si è costituita parte offesa del disastro navale del 13 gennaio scorso davanti alla procura della Repubblica di Grosseto. Lo ha riferito un suo legale, l'avvocato Marco De Luca di Milano
uscendo dalla stessa procura. «La Costa è parte offesa in questo procedimento - ha specificato l'avvocato De Luca - non esistono altre posizioni, ed è chiaro che non essendoci ancora un processo non possiamo ancora essere parte civile. La Costa è parte offesa perché, oltre il dramma umano e la tragedia, la compagnia ha subito un danno ingente». Il legale ha anche aggiunto che Costa Crociere ha dato la
«piena disponibilità alla Procura di Grosseto nell'ambito dell'inchiesta».

La compagnia di navigazione Costa fa poi sapere, diversamente da quanto inizialmente indicato, che non rappresenterà la difesa di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia. Lo ha comunicato sempre l'avvocato Marco De Luca. De Luca lo ha sottolineato all'uscita dalla procura di Grosseto dove in precedenza aveva depositato la costituzione di parte offesa. «Avendo depositato questo atto - ha spiegato - è evidente che la compagnia non parteciperà alla difesa di Schettino». Quanto al primo ufficiale Ciro Ambrosio, anch'egli chiamato in causa nell'inchiesta giudiziaria sul naufragio, il legale ha detto che a differenza di Schettino non è sospeso, «non ci sono ancora gli estremi per arrivare alla sua sospensione». Sulle telefonate intercorse la sera del naufragio tra la compagnia e Schettino e alla domanda, in particolare, se di questo si sia parlato nel colloquio di questa mattina con i magistrati incaricati dell'inchiesta, De Luca ha detto: «Abbiamo parlato solo della costituzione di parte offesa». «Inoltre - ha precisato - toccherà alla procura decidere se sentire o meno i dirigenti della compagnia».

Intanto delle undici vittime sinora accertate nel naufragio della Costa 'Concordia', solo otto, al momento, hanno un nome e un cognome. Gli ultimi due corpi identificati sono quelli di due cittadini francesi: Jeanne Gannard, 70 anni e Pierre Gregoire, 69. I dispersi sono 21. Lo riferisce la
Protezione civile della Provincia di Grosseto.

Già dalla mattinata le ricerche a bordo della Costa Concordia, sospese ieri per tutta la giornata in seguito a un nuovo movimento del relitto, sono intanto riprese. Guardia Costiera e Vigili del Fuoco hanno infatti valutato che ci siano le "condizioni di sicurezza" per operare.

Il pericolo meteo
I palombari della Marina Militare hanno deciso di aprire tre nuovi varchi con esplosivi a 18 metri di profondità per facilitare l'accesso dei sub. C'è però timore per un cambiamento delle condizioni meteo, previsto per le prossime ore, che potrebbe portare anche a un affondamento della nave: il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha detto che, con una mareggiata, si corre il rischio di «un inabissamento della nave stessa con danni strutturali alla nave e conseguenze dannose per l'ambiente».

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