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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2012 alle ore 08:19.

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«Ho fatto un guaio, sono passato sotto al Giglio, abbiamo dato un urto. Ti informo di tutto dicendo la verità». A parlare così al telefono, ammettendo clamorosamente le proprie responsabilità, è il comandante Francesco Schettino nella sua prima comunicazione intercorsa con il manager dell'unitá di crisi della compagnia di navigazione Costa Crociere, appena dopo l'urto con gli scogli.

Le frasi sono contenute nel verbale di interrogatorio di garanzia dello scorso 17 gennaio, avvenuto davanti al gip di Grosseto. Mandatemi un rimorchiatore: è questa la richiesta che in una delle telefonate con la sala operativa della Costa Crociere ha poi fatto il comandante al responsabile dell'unità di crisi della compagnia, dopo l'impatto. In una successiva comunicazione Schettino avrebbe addirittura chiesto l'intervento di elicotteri per le operazioni di soccorso.

«Non ho abbandonato la nave. Sono rimasto sullo scoglio dove mi ha trovato il comandante dei vigili del Giglio». Così il comandante ha respinto l'accusa di aver lasciato la Costa Concordia al suo destino dopo l'impatto nell'interrogatorio di garanzia. «Ero perfettamente riconoscibile perchè indossavo la divisa. Quando i vigili mi hanno proposto di trasferirmi al porto - ha spiegato - mi sono rifiutato e gli ho detto che volevo restare lì finché l'emergenza non fosse finita». Quella sera «in plancia di comando ci trovavamo io e cinque ufficiali. Non c'erano altre persone» ha poi dichiarato al gip nell'interrogatorio di garanzia.

Di tutt'altro avviso Costa Crociere. Il comandante della Concordia «non ci ha detto la verità» afferma invece ai microfoni della Rai il presidente della compagnia, Pierluigi Foschi, parlando della comunicazione delle 22.05 avuta la sera del naufragio. «Di solito valutiamo la situazione - ha detto Foschi - e in caso di necessità possiamo dare dei consigli. Questa volta non siamo arrivati a dare dei consigli perché quanto il comandante ha detto nella conversazione delle 22.05, purtroppo, questa volta ci è stato confermato, non corrisponde a verità. Lo abbiamo appreso non dal comandante Schettino, e comunque troppo tardi».

Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile nazionale, è stato nominato dal governo commissario straordinario per l'emergenza del naufragio al Giglio. È stato anche nominato il comitato consultivo del Commissario straordinario: ne fanno parte il presidente della provincia Leonardo Marras, il responsabile della protezione civile della Toscana Maria Sargentini, il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli, e 2 rappresentanti dei ministeri Ambiente e Infrastrutture.

Intanto Costa Concordia

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