Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2012 alle ore 19:43.
L'ultima modifica è del 23 febbraio 2012 alle ore 20:40.

My24

Pier Luigi Bersani ha rinnovato a Mario Monti la richiesta che si arrivi a un'intesa sulla riforma del mercato del lavoro. «Penso che il governo debba fare ogni sforzo perchè da quel tavolo esca un accordo», ha spiegato il segretario del Pd al termine del colloquio di poco più di un'ora con il presidente del Consiglio, che si è svolto questa sera e che è durato circa un'ora e mezza. Illustrando l'esito dell'incontro, Bersani ha chiarito: «A Monti ho ribadito quel che dico da giorni: un paese in recessione deve costruire corresponsabilità per fare le riforme. Il governo deve fare ogni sforzo per un accordo e credo che Monti mi abbia compreso».

No a riforma lacerante e divisiva
«Immaginare una riforma del mercato del lavoro lacerante e divisiva, senza il consenso parti sociali, rischierebbe di consegnarci un minuto dopo un Paese che ribolle», ha ammonito inoltre il leader del Pd. In un momento di crisi, con prospettive per l'Italia che sono ancora incerte, «serve un Paese unito e che sta insieme», ha insistito, e «la riforma del mercato del lavoro è una delle cose che tocca la pelle della gente». Quanto alla reazione di Monti, «ho visto consapevolezza che il Paese ha problemi sotto il profilo sociale», si è limitato a riferire poi lo stesso Bersani. E consapevolezza, è stato riferito, delle conseguenze di una rottura con i sindacati. Del resto, il Professore si è impegnato a trovare una soluzione condivisa, mentre netta è la chiusura sulle liberalizzazioni.

Lavoro: il vero problema è la precarietà
L'incontro «mi é sembrato positivo. Mi é sembrato di cogliere un'intenzione vera di trovare una soluzione» ed evitare una rottura con le parti sociali sul tema della riforma del lavoro. «Ho detto a Monti che per noi il problema numero uno nell'ambito del lavoro é la precarietà: bisogna mettere la priorità nella riforma del mercato del lavoro in questo senso. Partendo da lì».

L'appoggio al Governo? È fuori discussione
Il sostegno al governo fino al 2013 è fuori discussione e anche in caso di mancato accordo sulla riforma del lavoro il Pd manterrà «il patto di lealtà». Pier Luigi Bersani, dopo giorni di tensioni interne e di altolà incrociati con l'esecutivo, garantisce il premier Mario Monti. Nonostante le rassicurazioni, non rallenta il pressing affinché si faccia di tutto per raggiungere un'intesa, necessaria perché «il "liberi tutti" può essere un problema non per il Pd o la Cgil ma per il paese».

Parlo di lavoro, non di Rai
Come ieri Silvio Berlusconi, stasera Bersani ha incontrato Monti. «Parlerò di lavoro e non di Rai», aveva annunciato il leader del Pd prima di iniziare l'incontro. Una stoccata al Cavaliere e una sottolineatura della differenza di interessi tra Pdl e Pd, che ha a cuore solo il rilancio del paese. Per questo con Monti Bersani ha parlato di «lavoro, non solo di riforma», per mettere ordine ai contratti, ma soprattutto «della necessità di combattere il precariato e ridare fiato ai redditi».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi