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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2012 alle ore 21:54.
L'ultima modifica è del 27 febbraio 2012 alle ore 09:09.

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Il bollettino medico
Ci vorranno 6-8 ore per capire il grosso dell'impatto clinico che la folgorazione ha avuto su Luca Abbà, ma i medici sono ottimisti, anche se precisano che serve ancora tempo. Il primario del reparto di Rianimazione del'ospedale Cto di Torino, Maurizio Berardino, ha diramato il primo bollettino medico sulle condizioni di Luca Abbà.

Presidio anche a Bologna
Anche a Bologna i militanti che si battono contro la Tav in Val Susa sono scesi in piazza per portare la loro solidarietà alla popolazione della valle piemontese e a Luca Abbà, leader del movimento rimasto gravemente ferito questa mattina. Un centinaio di ragazzi (e non solo), per la maggior parte vicini ai centri sociali cittadini ma anche studenti universitari, si sono dati appuntamento alle 18 in piazza Nettuno.

Il corteo a Milano
Alcune centinaia di manifestanti No Tav si sono dati appuntamento in piazza San Babila, nel centro di Milano, per testimoniare la loro solidarietà nei confronti di Luca Abbà. Sono numerose le bandiere No Tav che sventolano al presidio composto anche da militanti di Rifondazione Comunista e Sinistra Critica, controllati da un imponente schieramento di forze dell'ordine che ha bloccato la circolazione da corso Venezia a corso Europa. Numerosi slogan contro il Tav scanditi dalle persone che si alternano al microfono oltre a continui aggiornamenti sui vari presidi che si stanno svolgendo in tutta Italia.

Bonelli (Verdi): fermare gli espropri
«Gli espropri in val di Susa vanno immediatamente fermati: si apra un confronto con gli abitanti della Valle sui dati e sui numeri che dimostrano in modo inequivocabile che la Torino-Lione è un progetto senza alcuna utilitá sia per l'Italia che per l'Europa». Lo afferma il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che esprime forte preoccupazione per le condizioni di Luca Abbà.

La disputa sugli espropri
A Bussoleno, nel corso di una conferenza stampa del Movimento no Tav, il leader Alberto Perino e i legali che seguono gli attivisti hanno messo in dubbio la legittimità dell'ampliamento del cantiere della Maddalena da parte delle forse dell'ordine. «Le violazioni sono più di una - ha spiegato uno degli avvocati, Massimo Bongiovanni -. L'ordinanza prefettizia riguarda solo la viabilità intorno al cantiere di Chiomonte, in vista del futuro procedimento amministrativo di occupazione dei terreni, iter che era avviato, ma al momento è stato interrotto, visto che manca ancora il progetto esecutivo del cunicolo pilota. Non c'è nessun esproprio legittimo autorizzato. La zona di interesse strategico non comporta l'occupazione automatica dei terreni. Di conseguenza è illegale il fatto che le forze dell'ordine, come abbiamo visto da alcune fotografie, non potendo accedere noi direttamente all'area, stiano recintando terreni di proprietà privata. Impugneremo l'ordinanza, perché viola i dettami della corte costituzionale». Una parte degli appezzamenti sono di proprietà dello stesso Abbà.

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