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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2012 alle ore 20:24.
L'ultima modifica è del 28 febbraio 2012 alle ore 11:24.

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Dopo la maratona notturna è slittata più volte la seduta della commissione Industria del Senato che dovrà ultimare le votazioni degli emendamenti al decreto liberalizzazioni che domani sarà all'esame dell'aula di Palazzo Madama. La seduta era stata inizialmente convocata per le 9,30, poi alle 11,30 e, infine alle 13,30. Nella notte sono stati approvati alcuni articoli come quello sui tribunali delle imprese e la separazione Eni-Snam, ancora da votare invece quelli che riguardano i taxi. Sulle farmcie l'accordo è stato raggiunto nella mattinata. Soddisfatto il presidente della commissione Industria, Cesare Cursi (Pdl): «Si è lavorato in maniera seria e approfondita. Anche l'opposizione, costituita da Lega e Idv, ha avuto atteggiamenti costruttivi».

Farmacie: una ogni 3.300 abitanti
Accordo raggiunto sulle farmacie: se ne potrà aprire una ogni 3.300 abitanti, e non ci saranno quote riservate per i concorsi straordinari per le nuove aperture. Lo afferma la relatrice del decreto liberalizzazioni Simona Vicari (Pdl), confermando che così si arriverà ad aprire circa 5.000 nuove farmacie come era obiettivo del governo. Nessuna novità, invece, per i farmaci di fascia C, sui quali le parafarmacie volevano riaprire il dibattito. «La questione è chiusa con il Salva-Italia», ha precisato la relatrice Simona Vicari (Pdl). La liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C era stata al centro di un braccio di ferro alla Camera sul primo decreto del governo Monti.

Taxi: decideranno i Comuni sulle licenze
Saranno i Comuni a poter decidere sulle licenze dei taxi e il parere dell'Authority sarà obbligatorio, ma non sarà più scritto nero su bianco che debba essere «vincolante». Qualora il parere fosse disatteso, ha spiegato la relatrice Simona Vicari (Pdl) potrà essere impugnato al Tar.

Eni-Snam, semaforo verde alla separazione
Via libera alla separazione di Eni da Snam, che dovrá diventare realtá entro 18 mesi dall'entrata in vigore del decreto legge liberalizzazioni (cioè entro settembre 2013). Lo prevede l'emendamento presentato dai relatori e approvato nella notte dalla commissione Industria del Senato. Il provvedimento stabilisce che al fine di introdurre la «piena terzietà dei servizi regolati di trasporto, di stoccaggio, di rigassificazione e distribuzione delle altre attivitá» della filiera, il presidente del Consiglio dei ministri entro il 31 maggio del 2012, dovrá emanare un decreto che disciplina i criteri di separazione.

Antitrust, per finanziarla arriva un balzello sulle grandi società
Arriva un "balzello" sulle grandi società e che servirà a finanziare l'Antitrust. Lo prevede un emendamento al decreto liberalizzazioni approvato dalla commissione Industria. Il contributo è pari allo 0,08 per mille del fatturato risultante dall'ultimo bilancio delle società di capitale, con ricavi superiori ai 50 milioni di euro.

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