Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2012 alle ore 17:15.

My24
Il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura. (Ansa)Il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura. (Ansa)

«Riporteremo sicuramente a casa i marò»: il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, si dice fiducioso sull'esito della vicenda dei due militari italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India.
Il vice-ministro italiano ne ha parlato in collegamento telefonico con Agorà su Rai Tre e ha sottolineato che «il diritto internazionale non può essere tradito: sarebbe una tragedia per tutti anche per gli indiani». Domani, ha ricordato ancora de Mistura, c'è un altro appuntamento importante, l'udienza presso l'Alta Corte sulla giurisdizione.

«Abbiamo una linea chiara di strategia e di difesa - ha aggiunto - che è legata alla prova del nove, quella balistica: se è a nostro favore non si solleva il putiferio: si esce, non si ringrazia, si saluta e portiamo i marò fuori. Se invece la prova è contraria ai marò, in quel caso lì si alza il tiro o il tono con la comunità internazionale giocando soprattutto sull'unica vera carta vincente che è quella del precedente: militari italiani degni, che fanno il loro mestiere, il loro lavoro sulla base di una legge in un'intesa internazionale non possono essere arrestati da un Paese straniero. Possono essere giudicati solo dal Paese di origine e questo domani potrebbe avvenire a voi, signori indiani, o a voi, signori di altri paesi. Questa è la carta vincente, ma solo dopo le elezioni, perchè anche la carta dei contatti non ufficiali può essere usata solo dopo le elezioni. Non creda che non lo facciamo».

Maroni: figura da peracottai
«I limiti del governo dei professori emergono evidenti anche in politica estera, ci fanno fare una figura da peracottai»: lo scrive l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sul suo profilo Facebook, riferendosi alla vicenda dei due marò arrestati in India. «Sono convinto - ha aggiunto l'esponente della Lega - che con il ministro Frattini la vicenda marò si sarebbe risolta subito e positivamente. Solidarietà ai nostri valorosi soldati».

Frattini: in politica estera serve prudenza, meglio il basso profilo
«Maroni è un caro amico e posso capire che faccia una battuta di cortesia. Devo anche aggiungere che insieme abbiamo fatto operazioni importanti di sicurezza internazionale. Ciò detto bisogna dire che in politica estera serve la prudenza e cautela. In particolar modo verso la vicenda dei due marò. Abbiamo due italiani con le stellette nelle mani di una giustizia di cui non ci fidiamo e abbassare i toni, tenere un basso profilo sarebbe forse meglio a tutela del buon esito della trattativa per riportarli a casa». Così Franco Frattini commenta le affermazioni di Bobo Maroni sul caso marò, rispondendo alle domande in rete.

Roberto Rao dell'Udc, ricorda come Frattini, da ministro degli Esteri non sia riuscito a riportare a casa Cesare Battisti. «Vero. Ma dimentica - risponde Frattini - che sono andato alla Corte dell'Aja, che ha la competenza a stabilire se il Brasile ha violato una regola fondamentale dando status di rifugiato ad assassino. E questo è stato un passo giuridico importante, e che mi auguro il mio successore possa portare avanti».
Sempre sul caso dei due marò, serve più Europa? «Sicuramente. Ma qualcuno deve anche chiamarsela l'Europa per coinvolgerla. Ottima la mossa di Monti che è intervenuto personalmente». Quanto alla Ashton «ha difficoltá a lavorare perchè la politica estera europea è troppo sottoposta a veti nazionali».

Un nastro giallo sul sito della Marina
Anche il sito della Marina Militare, dopo il profilo Facebook di AnalisiDifesa.it, ha esposto un nastro giallo sulla home page accanto al titolo «Non lasceremo soli i nostri fucilieri». E la risposta degli italiani non si è fatta attendere. Tante le mail già arrivate all'indirizzo inostrifucilieri@gmail.com.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi