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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2012 alle ore 13:27.

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«Sono qui e sono arrabbiatissimo». Sono le parole pronunciate da Francesco Rutelli, presidente di Alleanza per l'Italia, prima di entrare nell'ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna, a Piazzale Clodio a Roma, per presentare un esposto nei confronti dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, indagato per appropriazione indebita dalle casse del partito.

Margherita, ultima assemblea a giugno
Rutelli spiega poi le ragioni della sua denuncia in una conferenza stampa al Senato. Lusi, sottolinea, ha carpito «la nostra fiducia in modo diabolico con la finalità di creare qualcosa che nessuno poteva immaginare e con i meccanismi della legge del finanziamento pubblico che lo consentono perché sono troppo laschi». La Margherita, annuncia poi Rutelli, terrà la sua ultima assemblea federale a metà giugno, dopo le elezioni amministrative: «non possiamo convocare l'assemblea federale ora perché non abbiamo il bilancio, e questo perché i Pm hanno incaricato la Banca d'Italia di fare la riconciliazione degli assegni, moltissimi assegni di piccolo taglio, firmati da lusi, che non risultano intestati al bilancio della Margherita. I magistrati vogliono capire a chi sono andati, se per finalità lecite o no».

Le «accuse ridicole» dell'Espresso
La denuncia in tribunale presentata oggi segue ad un articolo pubblicato dall'Espresso dedicato ad un episodio che Lusi avrebbe riferito ai magistrati che indagano sul suo caso: il versamento di 866mila euro al Centro per il futuro sostenibile, fondazione presieduta dal leader Dl, tra il 2009 e il 2011, quando la Margherita aveva già chiuso i battenti e Rutelli aveva già abbandonato il Pd per fondare l'Api. «Accuse ridicole», secondo Rutelli che ha querelato il settimanale per essersi prestato ad un'opera di «inquinamento e depistaggio».

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