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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2012 alle ore 18:35.
L'ultima modifica è del 29 marzo 2012 alle ore 12:20.

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«Oggi ho firmato le dimissioni, ora si riparlerà di quei nuovi programmi e del mio ruolo nell'azienda di cui si discute da tempo». Lo ha detto Emilio Fede, uscendo a parlare con i giornalisti davanti al Palazzo dei Cigni, sede dei tg Mediaset compreso il Tg4. «Io sono stato testardo, l'azienda aveva ragione - ha aggiunto - ma ora ci siamo capiti». Fede stasera sarà ancora in video per un saluto quindi si prenderà alcuni giorni di vacanza.

Fede ha quindi confermato che da oggi non è più il direttore del Tg4 e che riprendono con Mediaset le trattative per due nuovi programmi di approfondimento e per la sua eventuale nomina a direttore editoriale. «Tutto questo era in ballo da mesi ma io sono stato un capoccione, ho continuato a rinviare perchè volevo tirare fine anno - ha spiegato Fede - avevo anche pensato di chiedere a Berlusconi di farmi candidare alle prossime elezioni ma l'azienda ha i suoi tempi e a un certo punto non ha più potuto aspettare e ha deciso di mettere in atto quello di cui si parlava da tempo, cioè il mio licenziamento e la nomina del nuovo direttore». Fede ha ripetuto quindi che ora le trattative riprenderanno per mettere a punto i nuovi programmi che sono in cantiere da tempo e che quindi lui resta a far parte dell'azienda Mediaset. «Questa è una azienda che non ha mai licenziato nessuno - ha ripetuto - vi pare che avrebbe fatto una cosa del genere proprio a me?».

L'ex direttore del Tg4 ha poi spiegato anche di essersi chiarito con Fedele Confalonieri dopo un articolo comparso oggi. «Gli ho scritto una lettera di scuse e ci siamo sentiti - ha detto Fede - ma io non ho mai detto che Confalonieri faceva parte di un complotto per farmi fuori». Alla domanda se il suo allontanamento dal Tg4 è in qualche modo legato alle vicende degli ultimi mesi, da Ruby ai soldi in Svizzera, Fede ha escluso tutto ciò categoricamente. Alle insistenze dei giornalisti se si sente triste, o amareggiato, o dispiaciuto di non andare più in video e di non fare più il direttore ha risposto: «Io ho inventato l'informazione qui a Mediaset, ho fatto tutto quello che si poteva fare, l'inviato, tutto, non credo che avrei potuto fare di più». (ANSA).

di Silvia Sperandio
«Sono vittima di uno sporco complotto». «C'è la mano di Confalonieri, è lui che l'ha architettato e portato a segno». Emilio Fede, 81 anni il prossimo 24 giugno, commenta così, a caldo, la notizia del licenziamento dal Biscione. La prova che si tratti di un golpe è il fatto che tutto è successo proprio mentre Silvio Berlusconi «era alla partita». «Non ci credo ancora - si sfoga Fede -, ora voglio sentire il Cavaliere per avere una spiegazione».

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