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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2012 alle ore 12:36.

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La Pasqua della crisi: gli italiani rimangono a casa - Presenze in calo del 10%. Nella foto una veduta di Piazza San Marco a Venezia (Marka)La Pasqua della crisi: gli italiani rimangono a casa - Presenze in calo del 10%. Nella foto una veduta di Piazza San Marco a Venezia (Marka)

La crisi si sente anche a Pasqua: per Federalberghi, saranno solo 9,5 gli italiani che quest'anno approfitteranno delle festività per concedersi una vacanza, segnando un arretramento del 10,3% rispetto a quanti hanno dormito almeno una notte fuori casa per la stessa occasione nel 2011 (10,6 milioni). Quasi 51 milioni poi gli italiani che rimarranno a casa. Tra gli italiani in trasferta, comunque, oltre il 90% resterà in Italia (come nel 2011), mentre il 9,5% (rispetto all'8% del 2011) andrà all'estero.

Settore in affanno
I numeri della prima debacle turistica del 2012 sono contenuti nell'indagine promossa da Federalberghi affidata all'Istituto Acs Marketing Solutions, che ha svolto interviste telefoniche su un campione di 3.001 italiani maggiorenni, rappresentativi di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni, tra il dal 29 marzo al 2 aprile scorso. L'indagine permette di farsi un'idea della meta preferita per i (pochi) vacanzieri di Pasqua: località di mare (37% delle preferenze, rispetto al 38% del 2011), seguita dalla montagna al 24% (rispetto al 29% del 2011).

Capitali straniere e città d'arte in crescita
In crescita le località d'arte maggiori e minori che toccheranno il 21% (rispetto al 15% del 2011), mentre il 7% andrà in località lacuali (rispetto al 4% del 2011) ed un 2% in località termali e del benessere (rispetto all'1,5% del 2011). Per chi invece ha scelto l'estero, meta in crescita sono le capitali europee (65% delle preferenze rispetto al 50% del 2011), seguite dalle località di mare con il 21% (rispetto al 23% del 2011).

Bocca: tavolo sulle priorità anticrisi del settore turismo
Di crisi che non accenna a finire e mette a rischio il settore turistico nazionale parla Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, sottolineando come «addirittura il 49,9% di chi dichiara che non farà vacanze a Pasqua , pari ad oltre 25 milioni di connazionali, indichi tra le ragioni i motivi economici scelta». In questo scenario, Bocca sollecita «l'avvio di un confronto tra Governo, imprese e sindacati per fissare le priorità «senza le quali il sistema turistico nazionale rischierebbe di vedere compromessa anche la prossima ed altrettanto imminente stagione turistica estiva».

Preferiti gli alberghi, ma sempre meno
Per gli albergatori, la spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) si attesterà quest'anno intorno ai 329 euro rispetto ai 309 del 2011, generando un giro d'affari di 3,13 miliardi di euro (3,27 miliardi nel 2011), con un decremento complessivo del 4 per cento. L'indagine promossa da Federalberghi individua poi gli alberghi come sistemazione preferita (28% delle preferenze, in forte contrazione rispetto al 33% del 2011), seguito dalla casa di parenti o amici (26%, era il 21% un anno fa) e dalla casa di proprietà stabile (19 per cento). Stimato anche un incremento delle presenze nei villaggi turistici (5%, rispetto al 3% del 2011) mentre un calo si registrerà per gli agriturismo con il 5% rispetto al 6% dell'anno passato.

Coldiretti: su gli agriturismi, ma economici
Di crisi economica e mete di vacanze si occupa in questi giorni anche la Coldiretti, attenta a individuare le tendenze alimentari degli italiani stretti tra necessità di risparmiare e amore della tradizione. Per l'associazione degli agricoltori, la Pasqua 2012 vedrà più di otto italiani su dieci festeggiare a casa, sia per la crisi in atto che per il tempo incerto, con un calo della spesa nei ristoranti e l'aumento delle presenze negli agriturismi. In particolare, Coldiretti stima in circa 4 milioni gli italiani che andranno al ristorante nel giorno di Pasqua, con un costo medio a testa di 40 euro (172 milioni di euro in totale, in leggero calo rispetto al 2011), mentre aumentano del 3% le presenze negli agriturismi più economici. In questo caso le presenze stimate si aggirano sulle 200mila presenze per le festività. Il menù prescelto premia ancora una volta la tradizione: l'agnello sarà presente su una tavola su tre, accompagnato dalle uova, per un totale di circa 400 milioni alla fine della Settimana santa.

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