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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 19:04.

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L'ex autista di Bossi jr: sono stato trattato come un giocattolo
Intanto l'ex autista di Renzo Bossi, Oscar Morando, in una intervista a SkyTg 24 ha detto: «Sono stato trattato come un giocattolo. Sono stato regalato a Renzo Bossi. È stata una proposta della senatrice Rosy Mauro del luglio del 2010 per svolgere la mansione di autista di Umberto Bossi. A settembre mi ritrovo invece alle dipendenze di Renzo Bossi: mi è stato fatto capire che Bossi junior è poco presente sul territorio di Brescia, è poco presente in Regione e non svolge bene i suoi compiti a livello di consigliere regionale». Oscar Morando dice che «da quel momento mi chiedono tolleranza zero, di sorvegliare anche le sue amicizie, aggiornarmi sui suoi punti di interesse a livello di Regione e a studiare e sapere tutto ciò che lui portava nei suoi dibattiti in Regione. A marzo del 2011 Renzo ha deciso che il suo giocattolo non andava più bene e ha ordinato a Francesco Belsito di licenziarmi».

Maroni ai militanti: siete la vera forza della Lega
Intanto sulla sua pagina di Facebook Roberto Maroni ha ringraziato i militanti del Carroccio per la grande partecipazione di ieri sera alla manifestazione di Bergamo. «Serata carica di emozioni, tanta energia e voglia di ripartire. Grazie a tutti i meravigliosi militanti che hanno riempito la fiera di Bergamo, siete voi la vera forza della Lega!!! Orgoglio leghista».

Bossi si è scusato con la base
Ieri Umberto Bossi si è scusato con la base della Lega Nord per i «danni fatti» la partito da chi porta il suo nome, ma ha anche gridato al «complotto» contro il Carroccio. Dopo la serata dell'orgoglio leghista il Senatur ha stretto un nuovo patto con Roberto Maroni che annuncia l'anticipazione del congresso federale a giugno per individuare una «guida forte».

Calderoli: su di me notizie infondate e ridicole
«In relazione alle notizie oggi pubblicate da un organo di informazione, che mi vedrebbero promotore di un finanziamento da parte della Lega Nord a favore di un cementificio - ha affermato in una nota il leghista Roberto Calderoli - preciso che mai ho conosciuto in vita mia nè mai ho intrattenuto rapporti con cementifici o titolari di tali attività e che, di conseguenza, mai ho promosso o intermediato alcunchè». La notizia «oltre che infondata è veramente ridicola». Calderoli ha ribadito che qualunque risorsa gli sia pervenuta dalla Lega Nord «è dovuta a titolo di rimborso di spese da me sostenute in qualità di Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e che le stesse sono sempre state dal sottoscritto devolute a favore del movimento. Va da sè che mi tutelerò nelle sedi competenti».

Monica Rizzi annuncia una denuncia penale e civile
Monica Rizzi, assessore regionale lombardo allo Sport, esponente del cerchio magico e grande sostenitrice dell'elezione del dimissionario Renzo Bossi a consigliere regionale, ha annunciato di voler procedere a una denuncia penale e civile contro chi, ieri sera a Bergamo, ha esposto durante la manifestazione dell'orgoglio leghista il cartello "Monica sei falsa come la tua laurea" firmato Vallecamonica. Cartellone poi «stracciato poi da alcuni militanti milanesi arrabbiati per le calunnie». L'avvocato della Rizzi ha annunciato che le due indagini che l'hanno coinvolta un anno fa «sono prossime alla conclusione, avendo verificato la sua estraneità ai fatti». Rizzi chiederà alla magistratura, «per tutelare la figura istituzionale e personale» di individuare i responsabili del cartellone.

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