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Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2012 alle ore 08:56.

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Finmeccanica, rogatorie in Francia e Gb. Nella foto l'amministratore delegato Giuseppe Orsi (Ansa)Finmeccanica, rogatorie in Francia e Gb. Nella foto l'amministratore delegato Giuseppe Orsi (Ansa)

Inghilterra e Francia: l'inchiesta sulla corruzione internazionale per gli appalti Finmeccanica tocca due nuovi Paesi. La Procura di Napoli, dopo le perquisizioni e l'interrogatorio di Guido Ralph Haschke a Lugano, è pronta infatti a chiedere nuove rogatorie. L'obiettivo è mettersi sulle tracce di Christian Mitchell, il secondo misterioso intermediario (dal nome probabilmente fittizio) che avrebbe materialmente ricevuto il denaro per il pagamento delle mazzette a favore di politici italiani dopo l'assegnazione ad Agusta Westland di una commessa da un miliardo e mezzo di euro per 12 elicotteri AW 101 vip al governo indiano. L'identificazione di Mitchell da parte dei carabinieri del Noe, a questo punto, potrebbe riservare sviluppi clamorosi. Il perché è presto detto: le indagini descrivono uno scenario corruttivo che coinvolgerebbe, stando anche alle parole di Lorenzo Borgogni, non solo la Lega ma anche «altri partiti». Due, per l'esattezza, che avrebbero incassato i soldi della mediazione gonfiata per "sponsorizzare" o, comunque, non ostacolare la corsa di Giuseppe Orsi alla guida del colosso di piazza Monte Grappa. Anche se, a più riprese, il manager ha smentito seccamente qualsiasi coinvolgimento personale e delle aziende da lui amministrate in manovre opache. D'altronde, dagli stessi inquirenti napoletani l'iscrizione nel registro degli indagati di Orsi è stata definita un «atto dovuto» e consequenziale alle dichiarazioni rese a verbale da Borgogni. Il materiale recuperato nell'abitazione e nelle dieci società di Haschke giungerà in Procura soltanto nei prossimi giorni e solo allora partirà l'analisi della documentazione.

Intanto, il ministro indiano della Difesa A. K. Antony ha deciso di aprire una inchiesta per accertare eventuali reati commessi in India e collegati alla costruzione dei velivoli Agusta Westland. In India, infatti, per le commesse militari, sono vietate le mediazioni commerciali. E per questo, il ministro ha chiesto un "rapporto aggiornato" all'ambasciata di New Dehli a Roma. Sempre sul fronte appalti, ieri pomeriggio i pm hanno incontrato nel carcere di Poggioreale Valter Lavitola per il primo di una lunga serie di colloqui investigativi per i quali lo stesso faccendiere, nei giorni scorsi, aveva dato disponibilità.
Al centro degli interrogatori investigativi con Woodcock, Piscitelli e Curcio vari temi sui quali l'ex direttore dell'Avanti! tornerà a parlare qualora l'incontro di ieri si trasformasse in una vera e propria collaborazione con l'autorità giudiziaria: la creazione di fondi neri, da parte della holding di Stato, per la corruzione di uomini di governo e delle forze armate del Sudamerica, le sue funzioni collegate alla consulenza da 30mila euro con Finmeccanica (poi non rinnovata) e i suoi rapporti con l'ex presidente Pierfrancesco Guarguaglini e con lo stesso Orsi, di cui si parla in alcune intercettazioni.

SOTTO INCHIESTA

Le accuse per il numero uno
L'ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi è indagato dalla procura di Napoli. L'accusa è riciclaggio e corruzione internazionale per un caso di forniture di elicotteri AgustaWestland in India. Secondo l'ex direttore relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni, Orsi avrebbe pagato una tangente da 10 milioni alla Lega per scalare i vertici del gruppo

L'interrogatorio di Lavitola
Ieri i pm napoletani hanno interrogato nuovamente Valter Lavitola, l'ex direttore dell'Avanti in carcere a Poggioreale dal 17 aprile per presunte irregolarità nella gestione dei contributi statali per l'editoria. I magistrati vogliono acquisire informazioni e chiarimenti sui vari filoni dell'inchiesta sugli appalti Finmeccanica

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