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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2012 alle ore 07:35.

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Gianni Alemanno (s), il Presidente dell'ANCI Graziano Del RioGianni Alemanno (s), il Presidente dell'ANCI Graziano Del Rio

Oltre a proteste e sit-in – fa notare il suo collega di Ascoli Piceno e delegato alla Finanza locale dell'Anci, Guido Castelli – la presa di posizione dei Comuni si sostanzierà in una lettera a tutti i cittadini sui costi dell'Imu, in un vademecum e nell'attivazione del numero verde informativo 800200007.

In un quadro del genere, ammoniscono dall'Anci, non c'è spazio per le azioni di disobbedienza fiscale invocate dal Carroccio. La scadenza del 18 giugno per il primo versamento Imu andrà dunque rispettata. Una volta noti i dati parziali sul gettito (che secondo i Comuni rischia di essere inferiore rispetto alle attese) bisognerà avviare una trattativa per capire come e quando modificare l'imposta. Magari già in vista del saldo di dicembre.

La Lega non sembra tuttavia intenzionata a fare dietrofront dai suoi propositi "barricaderi". Con un commento sulla sua pagina facebook Roberto Maroni chiede rispetto per «i sindaci guerrieri». Proprio perché eletti, evidenzia l'ex titolare dell'Interno, i sindaci «hanno tutto il diritto (e il dovere) di attuare forme di protesta fiscale a tutela della comunità che governano, senza sentirsi rivolgere minacciosi avvertimenti da parte di nessuno». Chiaro il riferimento a chi l'ha sostituito al Viminale, vale a dire il ministro Anna Maria Cancellieri, che qualche ora prima aveva bollato così l'idea di uno sciopero dei primi cittadini: «I sindaci sono ufficiali di governo, hanno funzioni istituzionali ed è bene che non dimentichino mai che portano la fascia tricolore e lavorano per il Paese».

Il dibattito "Imu sì-Imu no" non risparmia i membri di Governo e Parlamento. A cominciare dal premier Mario Monti che giudica «inaccettabile» non pagarla e inneggiare all'evasione fiscale (su cui si veda altro articolo a pagina 4). E proseguendo con gli esponenti di maggioranza e opposizione. Per Pier Luigi Bersani, si tratta di un tributo «molto pesante» che «non giustifica certamente l'evasione, ma avrebbe giustificato forse una migliore impostazione, con l'introduzione di una imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari». Patrimoniale che piace anche alla minoranza, ad esempio al leader di Sel Nichi Vendola.
Nella sua analisi il segretario del Pd non rinuncia a una stoccata al leader del Pdl, Angelino Alfano, che vorrebbe trasformare l'imposizione sulla prima casa in un prelievo una tantum per il 2012. «Bisogna vedere dove trovare 10 miliardi», dice Bersani che invita poi il Pdl tutto a «stare un po' zitto» e, dopo aver «governato alla leggera», ora a «non fare demagogia». Proprio dal vicecapogruppo pidiellino alla Camera, Massimo Corsaro, in mattinata era giunta una stoccata a Monti definito «scientemente bugiardo sull'Imu» visto che il Governo Berlusconi si è limitato a eliminare «l'Ici sulla prima casa che pesava 3,4 miliardi di euro», ragion per cui non c'era bisogno di «introdurre una tassa sugli immobili pari a 21,5 miliardi di euro».

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