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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2012 alle ore 12:01.

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(IPP/Paolo Bona Buonacompra)(IPP/Paolo Bona Buonacompra)

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per le zone terremotate dell'Emilia. Lo aveva già annunciato questa mattina il presidente del Consiglio, Mario Monti, visitando le zone terremotate in Emilia, dove i danni, aveva detto, sono «gravi», ma l'impressione è «positiva» per la «volontà di ripresa» riscontrata nelle popolazioni. Poi nel primo pomeriggio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio 2012, fissandone la durata a 60 giorni. La competenza a coordinare gli interventi è stata assegnata al Capo del Dipartimento della Protezione civile. Nella fase successiva allo stato di emergenza il coordinamento spetterà alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, ciascuna per i territori di propria competenza.

Stanziati 50 milioni con le risorse del Fondo per la protezione civile
Il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo Nazionale per la Protezione civile. Fondo che è stato rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. «Le risorse stanziate - spiega una nota di palazzo Chigi - serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l'assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti». Sarà possibile integrare le risorse, poi, attingendo al Fondo di riserva per le spese impreviste (a sua volta reintegrabile con risorse ordinarie derivanti da riduzioni di voci di spese rimodulabili e, ove necessario, con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa nazionale sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro). Non è stato necessario procedere ad alcun aumento delle accise, precisa palazzo Chigi.

Si lavora a un rinvio dell'Imu per abitazioni e stabilimenti danneggiati
Il Governo sta anche lavorando a un intervento che consenta ai Comuni colpiti un allentamento del patto di stabilità interno. Monti nelle vesti di ministro dell'Economia ha annunciato di voler rinviare il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili. Le misure saranno operative nel momento in cui le Regioni, con l'ausilio delle autorità locali, avranno terminato il censimento delle effettive necessità.

Un territorio che deve tornare ad essere produttivo al più presto
Monti, in visita a Sant'Agostino, nel ferrarese, ha sottolineato che si tratta di un territorio, «che dobbiamo aiutare a tornare produttivo al più presto». Al termine dell'incontro con i parenti delle vittime ferraresi del terremoto di domenica, Monti ha fatto un breve sopralluogo nell'area industriale alle porte di Sant'Agostino, fortemente danneggiata dal sisma. Ha visitato in particolare i resti del capannone che ospitava la ceramica, nel cui crollo sono morti Leonardo Ansaloni e Nicola Cavicchi

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