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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2012 alle ore 20:35.
L'ultima modifica è del 26 maggio 2012 alle ore 13:24.

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Il nuovo collaboratore (nella foto, a sinistra) al fianco del Pontefice, a bordo della "papamobile", al posto di Paolo Gabriele, fermato venerdì con l'accusa di aver diffuso documenti riservati della Santa Sede. A destra padre Georg Ganswein, segretario personale di Benedetto XVIIl nuovo collaboratore (nella foto, a sinistra) al fianco del Pontefice, a bordo della "papamobile", al posto di Paolo Gabriele, fermato venerdì con l'accusa di aver diffuso documenti riservati della Santa Sede. A destra padre Georg Ganswein, segretario personale di Benedetto XVI

«Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia». Papa Benedetto XVI, nel breve discorso rivolto questa mattina a 50 mila aderenti al Rinnovamento nello Spirito, che hanno celebrato i 40 anni di presenza in Italia con una grande adunanza in piazza San Pietro, ha citato le parole di Gesù dal Vangelo per sottolineare come la parola di Dio possa rappresentare più che mai un punto di riferimento oggi che la nostra società «è caratterizzata dalla insicurezza e dalla frammentarietà delle scelte».

In molti hanno letto in questo passaggio del discorso del Pontefice un evidente richiamo alle vicende che in questi giorni difficili vedono protagonista la Santa Sede: dalla diffusione di carte riservate da parte dell'assistente di Camera di Papa Ratzinger -si parla in questo caso di "Vaticanleaks", sulla scia delle rivelazioni di Wikileaks - all'allontanamento di Ettore Gotti Tedeschi dalla presidenza dello Ior, ai veleni Oltretevere. Al fianco del Pontefice, a bordo della "papamobile" non c'era Paolo Gabriele, fermato venerdì con l'accusa di aver diffuso documenti riservati della Santa Sede, ma un altro collaboratore. Vicino al Papa, come sempre, padre Georg Ganswein, segretario personale di Benedetto XVI.

Centomila euro dal Pontefice per il terremoto in Emilia
«A seguito del terremoto che, nei giorni scorsi, ha colpito con particolare veemenza il territorio delle circoscrizioni ecclesiastiche di Carpi, Mantova, Modena-Nonantola e Ferrara Comacchio, Benedetto XVI, tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, - informa una nota - ha voluto inviare un contributo straordinario di 100.000 euro, da ripartirsi tra quelle diocesi toccate dalla calamità, a sostegno delle attività di assistenza svolte dalla Chiesa cattolica in favore delle vittime. Tale somma - continua la nota - vuole essere un'espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterna sollecitudine del Sommo Pontefice nei confronti delle persone colpite dal sisma».

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