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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2012 alle ore 13:39.

Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato agli ex calciatori Matteo Gianello e Silvio Giusti nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli in merito al cosiddetto calcioscommesse. I provvedimenti sono stati eseguiti,così come informa il procuratore aggiunto Giovanni Melillo, «per aver compiuto atti diretti ad alterare il risultato» dell'incontro di calcio Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010.
In particolare dalle indagini è emerso che Gianello, su richiesta di Giusti e di altre persone, prese contatto con alcuni compagni di squadra, principalmente i difensori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, promettendo loro una somma di denaro, quantificata «in alcune decine di migliaia di euro a persona», qualora «avessero contribuito ad agevolare la vittoria della Sampdoria». Sia Cannavaro che Grava, interrogati come persone informate sui fatti, hanno negato di aver ricevuto la proposta illecita.
La procura di Napoli rende noto che sono in corso ulteriori indagini a carico dei due indagati, Matteo Gianello e Silvio Giusti, e anche di altre persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e a condotte di alterazione dei risultati di ulteriori incontri di calcio. È stata disposta, inoltre, disposta la trasmissione di tutti gli atti di indagine alla Figc, presso l'ufficio del procuratore federale.
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