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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 20:02.
L'ultima modifica è del 06 giugno 2012 alle ore 14:59.

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Il supercommissario Enrico Bondi potrà decidere di tagliare autonomamente la spesa sanitaria delle Regioni in deficit, e dunque commissariate, ma non intervenire sugli altri capitoli del bilancio. Bondi potrà ottimizzare l'utilizzazione degli immobili di proprietà pubblica, riducendo canoni e costi di gestione. Sotto le forbici del Commissario cadranno anche le società controllate da soggetti pubblici, non quotate in Borsa. Sono solo le ultime novità contenute negli emendamenti al decreto legge sulla spending review che hanno ottenuto il via libera dell'Aula del Senato. L'aula di palazzo Madama ha interrotto l'esame del provvedimento, rinviando il via libera a domani mattina. La seduta inizierá alle ore 9.30. Il decreto passerà poi all'esame della Camera, in seconda lettura.

Certificazione dei crediti delle imprese verso le Pa
Arriva la certificazione dei crediti delle imprese verso le Pa, comprese le Regioni sottoposte a piani di rientro da extra-deficit nella sanità. I termini di certificazione passano da 60 a 30 giorni. Scatta la compensazione dei crediti vantati verso lo Stato con le cartelle esattoriali. Il taglio delle spese passerà dalla Consip: determinerà una sorta di costo standard generale delle prestazioni di beni e servizi.

Governo battuto sui tagli a organi costituzionali
Esecutivo battuto in serata su un emendamento alla spending review presentato dalla senatrice di Coesione nazionale Adriana Poli Bortone. L'emendamento è passato con 136 voti a favore, 122 contrari e 7 astenuti. L'esecutivo aveva dato parere contrario. Il decreto prevede all'articolo 2 che il commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica avrà il compito di definire il livello di spesa per gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni. La proposta di modifica di Cn cancella il comma 3 dell'articolo che escludeva dall`ambito di applicazione la Presidenza della Repubblica, il Senato, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale.

Programma di tagli strutturali entro settembre
Il governo dovrà presentare al Parlamento il programma dei tagli strutturali, quindi quelli che vanno oltre il contenimento della spesa per beni e servizi, entro il 30 settembre 2012. Lo prevede un altro emendamento approvato. L'Esecutivo dovrà anche presentare, insieme alla finanziaria, i ddl collegati per attuare i risparmi di spesa.

Valgono da subito le nuove regole per le offerte pubbliche
Un altro emendamento che è stato approvato prevede che le nuove regole relative alle offerte pubbliche varranno da subito, anche quindi per quelle procedure di affidamento per le quali siano già stati aperti i plichi alla data di entrata in vigore del decreto legge sulla spending review.

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