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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2012 alle ore 15:55.
L'ultima modifica è del 16 giugno 2012 alle ore 12:54.

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Pdl prima e Pd dopo prendono le distanze dal pacchetto per la crescita varato dal Governo Monti. In un'intervista all'Unità il segretario Pier Luigi Bersani dice: più cautela con gli annunci, visto che «mi sembra ci sia un eccesso di ottimismo sul decreto sviluppo». Sabato il segretario del Pdl Anelino Alfano ha avvertito: i conti del pacchetto Sviluppo non tornano.

Di Pietro (Idv): il provvedimento è una scatola vuota
Il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro scrive sulla sua pagina Facebook: «auspichiamo misure reali per la crescita visto che la situazione drammatica del Paese, nonostante il nuovo governo, non è mutata. Al momento però - osserva Di Pietro - il decreto Sviluppo è una scatola vuota».

Alfano sui miliardi stanziati: uno reale e 79 virtuali
«Sui giornali - ha affermato sabato Alfano, intervenendo al "Lombardia Day", manifestazione organizzata a Milano per sostenere il Governo della Regione in questo periodo di polemiche e inchieste giudiziarie - avevo visto che erano stati stanziati 80 miliardi per la crescita; poi ho capito che erano uno reale e 79 virtuali. È come se noi, approvando il piano casa, avessimo detto che venivano non affidati ma stanziati 50 miliardi». Insomma è stata quella del segretario del Pdl una critica, nemmeno tanto velata, al Governo Monti e alle indicazioni fornite dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera nella conferenza stampa successiva al Cdm che ha dato il via libera al provvedimento. «Se noi avessimo fatto un decreto sviluppo con un solo miliardo - ha continuato Alfano -, i giornali avrebbero detto di tutto e di più su di noi». Il segretario del Pdl ha infine annunciato per questa settimana «le proposte del Pdl per la crescita».

Bersani ammette: è sempre più difficile sostenere il Governo Nell'intervista a L'Unità Bersani ammette: è sempre «più difficile» sostenere il governo ma, aggiunge, «durante questa transizione lavoriamo per l'alternativa», per «una prospettiva di legislatura che abbia una maggioranza politica coesa in grado di dare una piega univoca alle scelte da fare». Il segretario del Pd parla anche della riforma del lavoro: «abbiamo dato la nostra disponibilità ad accelerare anche se molte norme non ci convincono» ma «vogliamo una risposta seria ed efficace sugli esodati».

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