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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2012 alle ore 13:30.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2012 alle ore 07:29.
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Ore 16,00. Profumo: il plico telematico è una scommessa vinta
«Il successo del plico telematico, oggi alla sua prima prova con l'invio delle tracce degli esami di maturità 2012, rappresenta una scommessa vinta da tutta la comunità scolastica, che da Nord a Sud ha dimostrato di sapersi misurare con questa piccola-grande rivoluzione». A dirlo il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo. Il ministro ha reigraziato il mondo della scuola e ha espresso la sua «particolare vicinanza agli oltre 1700 ragazzi delle zone colpite dal terremoto che, per le difficili circostanze, quest'anno affronteranno una maturità diversa, ma non meno importante. A loro, e a tutti gli altri maturandi, ancora una volta il mio più sincero ed emozionato in bocca al lupo».
Ore 15,52. Profumo: avrei fatto il tema sul bene comune
Quale tema avrebbe fatto il ministro Francesco Profumo se fosse stato un candidato della maturità 2012? «Senza dubbio quello su bene individuale e bene comune». Ovvero il saggio breve di ambito storico-politico. «In un
momento di difficoltà economica come quella attuale - spiega il ministro
alla dire - il tema del bene comune é di assoluto interesse e, quindi, é giusto che i giovani riflettano su questo elemento». Questo «soprattutto perché negli ultimi anni- continua il ministro, che é in viaggio in Cina - la società civile ha sperimentato un atteggiamento maggiormente improntato all'individualismo. Discutere di bene comune e di quale
atteggiamento dobbiamo avere tutti nei confronti della generosità, del rispetto e dell'attenzione verso gli altri é un elemento di grande positività e interesse».
Ore 15,46. Monsignor Capovilla: bellissimo il tema sul bene comune
Tra quelli assegnati all'esame di maturita' c'e' un tema, quello dedicato al bene individuale e bene comune, che è '«bellissimo», capace di '«aprire la mente e il cuore dei giovani all'infinito, alla comprensione che l'umanità è una sola famiglia non un insieme di estranei», ha detto monsignor Loris
Capovilla, 96 anni, gia' vescovo di Loreto ed ex segretario particolare di Papa Giovanni XXIII, sottolineando come in quella traccia, che cita Jean-Jacques Rousseau, Luigi Einaudi ed anche e ''soprattutto'' San Tommaso d'Aquino, c'è la possibilità di «un'ampia riflessione da parte delle giovani generazioni sulla nostra storia, che affonda le radici nel cristianesimo e nel suo patrimonio culturale dove e' stata coltivata l'idea del bene comune». Per monsignor Capovilla si tratta di una traccia che '«consente ai giovani di riflettere sulla comunità umana a partire dalla verità, dalla giustizia, dalla libertà e all'amore'».
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