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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2012 alle ore 18:40.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2012 alle ore 13:54.

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Il leader conservatore Samaras si reca dal presidente Papoulias da premier in pectoreIl leader conservatore Samaras si reca dal presidente Papoulias da premier in pectore

Il leader del partito conservatore Nea Dimokratia (Nuova Democrazia), Antonis Samaras, 61 anni, ha giurato oggi come nuovo primo ministro del paese davanti al presidente della repubblica. Il nuovo governo può contare sull'appoggio dei socialisti del Pasok e della sinistra moderata di Dimar. In termini numerici, l'esecutivo ha una dunque una maggioranza di 179 voti al Parlamento su 300. «Con l'aiuto di Dio - ha detto Samaris parlando alla stampa dopo aver giurato di fronte al presidente - faremo ogni sforzo per far uscire il paese dalla crisi. Domani chiederò al governo di lavorare duro per dare una speranza tangibile al popolo greco». (Radiocor)

ATENE - Antonis Samaras, leader conservatore di Nea Dimokratia (Nuova Democrazia), sarà il nuovo premier greco che dovrà traghettare la Grecia dalla maggiore crisi economica dal dopoguerra. Atene, insomma, ha finalmente un nuovo governo e gli spread italiani scendono, facendo capire ancora una volta come per i mercati i percorsi dei membri dell'eurozona siano già interconnessi anche senza unione politica.

Al quartier generale del partito socialista del Pasok nel centro di Atene, il segretario Evangelos Venizelos, conferma l'intesa direttamente davanti a una selva di microfoni e telecamere di giornalisti provenienti da mezzo mondo. È stato raggiunto un accordo per un esecutivo di coalizione tra i conservatori di Nea Dimokratia, i socialisti del Pasok. Ampiamente preannunciata dagli ultimi segnali di intese, la notizia che i mercati attendevano è arrivata proprio per bocca del leader del partito maggiormente penalizzato alle ultime elezioni di domenica: «Sono state trovate le condizioni per un governo di coalizione», ha dichiarato Venizelos, ma si sta ancora lavorando ai dettagli del programma che saranno ultimate in serata.

Alle 15 ora italiana il leader conservatore Samaras è stato ricevuto dal presidente greco, Karolos Papoulias, il vecchio partigiano della lotta contro i nazisti, per comunicargli il raggiungimento dell'obiettivo. Ha ricevuto il via libera del presidente. «Abbiamo - ha detto il premier in pectore - i numeri per un governo a lungo termine». Samaras sarà premier nonostante forti resitenze anche nel mondo imprenditoriale che volevano ancora Lucas Papademos o il governatore della banca centrale Provopoulos. Nel pomeriggio i leader dei tre partiti negozieranno la lista dei ministri.

Ma non è finita qui. Si preannuncia battaglia al rigore imposto dalla Troika, composta da Ue, Fondo Monetario Internazionale e Bce. Venizelos ha aggiunto che Nea Dimokratia, Pasok e Dimar si sono assunti la responsabilità di «rinegoziare» (per ammobidirlo) il Memorandum da 130 miliardi di euro, mentre altri hanno deciso di tenersi fuori da questo sforzo; è una «vergogna» - ha aggiunto l'ex ministro delle finanze - che Syriza, il secondo partito più votato nelle elezioni di domenica scorsa, abbia rifiutato di prender parte a un esecutivo di unità nazionale. Syriza però ha fatto sapere che si prepara a una forte opposizione in parlamento e nelle piazze.

«La cosa più importante non è il governo - ha spiegato Venizelos - ma la formazione di un team di negoziazione nazionale» a cui Venizelos vorrebbe mettere a capo l'economista greco-cipriota nonché premio Nobel per l'economia, Christopher A. Pissarides.

I tre partiti, inoltre, avrebbero già trovato un accordo sul nome del nuovo ministro delle Finanze: molto probabilmente sarà il presidente onorario della Banca di Grecia, Vassilis Rapànos, già consigliere del ministro delle Finanze tra il 2000 e il 2004, quando la Grecia entrò nell'euro e (si saprà molto più tardi) truccò i conti. Rapànos avrà un ruolo importantissimo nella negoziazione degli accordi della Grecia con Ue e Fmi. Ma domani, a rappresentare la Grecia all'Eurogruppo andrà ancora il ministro delle finanze ad interim, Giorgos Zanias. Per ora la mina dell'uscita della Grecia dall'euro è scongiurata ma i problemi sono ancora tutti sul tavolo e questa volta è l'ultima chiamata: non bisogna perdere anche l'ultimo treno per Bruxelles.

Da segnalare che il Pasok, intanto, non sceglierà nessun deputato o proprio ex ministro per ricoprire incarichi nel prossimo governo, hanno riferito questa mattina i media greci, spiegando che il gruppo paralmentare socialista ha accettato la linea proposta di Venizelos. Questa mattina alcuni esponenti socialisti avevano contestato la proposta. Il partito ha anche accettato di sostenere tecnocrati per gli incarichi ministeriali, come l'ex ministro degli Interni Tassos Giannitsis e il ministro dello Sviluppo, Yiannis Stournaras.

Merkel a Danzica per Germania-Grecia di Euro2012
La cancelliera tedesca Angela Merkel assisterà venerdì a Danzica alla partita Germania-Grecia, quarto di finale dell'Europeo. Lo ha annunciato il portavoce della federcalcio tedesca Harald Stenger. «Sarà alla partita, e siamo felici che abbia trovato il modo di venire - ha detto Stenger - perché per noi è una specie di talismano. Era in tribuna due anni fa a Città del Capo, al Mondiale, quando giocammo contro l'Argentina e poi a Berlino nelle qualificazioni contro la Turchia».

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