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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2012 alle ore 08:54.

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L'augurio è di Kirill, Patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie: "Sono convinto che lei, essendo una persona piu' che competente in campo economico, aiutera' il suo Paese a superare la crisi". Crisi che non e' mai lontana, in queste giornate russe del presidente del Consiglio Mario Monti (che, secondo indiscrezioni, anche da Mosca avrebbe parlato per telefono con Mario Draghi).

Non e' lontana l'Europa e non lo è l'Italia, certamente non alla cena che domenica sera Monti ha diviso insieme a un gruppo di grandi imprenditori, ospiti dell'ambasciatore d'Italia Antonio Zanardi Landi. Fotografia dell'economia italiana presente in Russia: Monti, hanno raccontato alcuni tra gli invitati al termine della cena, ha parlato poco, li ha soprattutto ascoltati. Loro sono i protagonisti di una serie di accordi multimiliardari da firmare lunedì mattina a Mosca alla presenza di Monti e del primo ministro russo, ora Dmitrij Medvedev.

L'obiettivo di questa visita - avevano spiegato russi e italiani alla vigilia - e' rilanciare la partnership strategica bilaterale a tutti i livelli. "Al di la' dei partiti politici al potere - aveva osservato Mario Monti in un'intervista rilasciata all'agenzia russa Itar-Tass, gettando un occhio al proprio predecessore - Italia e Russia devono, vogliono e continueranno a lavorare insieme strettamente".

UNA RISPOSTA ALLA CRISI
Il contributo di questi giorni è un elenco che l'ufficio stampa del Cremlino diffonde cominciando da un accordo tra Eni e la russa Rosneft sul finanziamento dei lavori di esplorazione che la compagnia italiana sta per avviare, alla ricerca di petrolio, al largo di Novorossiisk sul mar Nero e, nell'Artico, in due blocchi del mare di Barents, non lontano dalle coste norvegesi che gli italiani conoscono bene. Lo scorso aprile, quando venne sottoscritta l'alleanza strategica tra Eni e quella che e' divenuta la prima compagnia petrolifera russa, si parlò di investimenti per circa due miliardi di dollari. Gli studi geologici dovranno confermare il valore commerciale delle licenze.

Il secondo, grande accordo che sarà firmato riguarda Techint e Norilsk Nickel, primo produttore al mondo di nickel e palladio. Il Cremlino parla di "memorandum d'intesa" con riferimento a un progetto che costituisce una "prima" assoluta (vedi Il Sole-24 Ore del 13 aprile scorso): la tecnologia di Techint ha messo a punto un prototipo che avra' il compito di abbattere le emissioni di zolfo dagli impianti di Norilsk, città più inquinata di Russia dove la concentrazione di anidride solforica espulsa nell'atmosfera raggiunge una concentrazione unica al mondo. Anche il valore di questo progetto è fissato intorno ai 2 miliardi di dollari.

NON SOLO ENERGIA
Un accordo anticipato nei giorni scorsi riguarda Poste italiane, da alcuni anni coinvolta in Russia insieme a Finmeccanica per l'ottimizzazione della rete logistica e lo sviluppo di sistemi innovativi presso gli uffici postali russi. Come ha spiegato Aleksandr Kiselev, ad delle Poste russe, l'accordo di oggi approfondira' la partnership strategica a tre con Poste italiane e Selex Elsag, del gruppo Finmeccanica.

L'elenco continua con un contratto tra il gruppo de Eccher (costruzioni) e Vtb, progetto di sviluppo di uno stadio multifunzionale con finanziamenti di Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, SocGen e Kfw. Progetti sostenuti da una linea di credito garantita da Sace. Rizzardi de Eccher e' protagonista anche di un progetto che sta molto a cuore ai vertici russi, lo sviluppo dell'area del Caucaso del Nord. Un protocollo d'intenti leghera' il gruppo italiano al distretto federale, coinvolgendolo nella realizzazione di un polo turistico. Per Intesa Sanpaolo, infine, è previsto un accordo di joint venture con Gazprombank dedicato a fornire capitali di private equity ad aziende italiane e russe che vogliano espandersi a livello internazionale.

UNA SVOLTA PER SOUTH STREAM
Quando al termine della cena e' stato chiesto a Monti se fosse preoccupato per la riapertura dei mercati, il presidente del Consiglio ha fatto riferimento proprio a questi "importanti contratti da firmare tra imprese italiane e russe: questa e' l'economia reale", ha detto. E questa, ricorda il Cremlino, e' fatta anche della notevole presenza dell'Italia nelle regioni russe, mercato vitale non solo per i grandi dell'industria ma anche per molte piccole imprese. L'ufficio stampa del presidente russo ha infine ricordato South Stream, il gasdotto che Eni, Gazprom costruiranno insieme a Edf e Wintershall. A novembre, scrive il Cremlino, Eni e Gazprom si preparano a prendere la decisione finale sull'investimento con l'obiettivo di avviare la costruzione del tratto offshore dell'opera già in dicembre.

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