Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 agosto 2012 alle ore 10:40.

My24
Le tre Pussy RiotLe tre Pussy Riot

La condanna è a 2 anni di carcere, senza condizionale. Dura, durissima, i pm ne avevano chiesti tre ma non sono stati del tutto accontentati. I giudici del tribunale Khamovnichesky di Mosca hanno così giudicato le tre componenti del gruppo punk Pussy Riot colpevoli di teppismo motivato da odio religioso. L'accusa del pm era vandalismo e istigazione all'odio religioso per aver cantato una «preghiera» anti-Putin nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore.

La vicenda
Questi i fatti: Nadezhda Tolokonnikova, 22 anni, Ekaterina Samutsevich, 30 anni, e Maria Alekhina, 24 anni hanno cantato il 21 febbraio scorso, incappucciate e con chitarre elettriche e amplificatori, una preghiera punk' nella cattedrale moscovita chiedendo alla Madonna di "cacciare Putin" dal potere.

Ecco il verdetto
Secondo la corte presieduta da Marina Syrova le tre ragazze hanno suonato una canzone «blasfema, insultante» nella cattedrale, commettendo una «grave violazione dell'ordine pubblico, disturbando la quiete dei cittadini e insultando profondamente le convinzioni del fedeli ortodossi». Il testo «esprimeva chiaramente l'odio basato su affiliazione religiosa e l'obiettivo delle tre ragazze, mosse da "odio religioso" era quello di raggiungere «il circolo più vasto possibile di fedeli dando pubblicità» al loro gesto

«Non è un verdetto politico»
La giudice Sirova ha negato che la sentenza di colpevolezza nei confronti del trio punk delle Pussuy Riot sia un"'azione politica". «In chiesa- ha detto - sono risuonate solo offese alla Chiesa ortodossa». Quella della band è stata una "provocazione" alla chiesa e ai fedeli, ha aggiunto il magistrato leggendo il verdetto in Aula

Le reazioni
Diverse persone sono state arrestate a Mosca nel distretto di Jamovniki davanti al tribunale in cui é stata letta la sentenza contro le tre ragazze della band Pussy Riot. Tra gli arrestati c'é anche il coordinatore del Fronte di sinistra, Serghei Udaltsov, che, insieme ad altre centinaia di manifestanti, chiedeva la liberazione delle giovani

«Eccessiva la condanna per gli Usa»

L'ambasciata statunitense in Russia ha giudicato eccessiva la condanna a due anni di carcere inflitta. Fa eco il capo della diplomazia europea Catherine Ashton: pesa un «grave punto interrogativo», ha detto giudicando la sentenza del tribunale «sproporzionata

Eppure, il caso Pussy Riot non sembra aver mutato il livello di fiducia dei russi nel proprio sistema giudiziario: per la maggioranza (44%) il processo contro le partecipanti del gruppo punk è "equo, obiettivo e imparziale" secondo un sondaggio del Centro Levada. Il 36 per cento degli intervistati ha espresso fiducia che la pena sarà applicata in conformità con le prove di colpevolezza. Solo due persone su dieci esprimono invece dubbi sulla corte. Eppure un risultato queste ragazze sembrano averlo ottenuto. Un altro sondaggio degli stessi sociologi del Levada pubblicato oggi ha mostrato che i russi stanno perdendo fiducia nel proprio presidente, e molti dubitano della sua capacità di influenzare seriamente la situazione nel paese.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi