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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2012 alle ore 22:37.

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L'agenda di autunno del governo Monti, così come definita dal consiglio dei ministri, prevede una serie di misure che riguardano la crescita, suddivise in 12 capitoli. Vediamole.

1) Liberalizzazioni e concorrenza
Tra le misure che il Governo intende adottare da qui alla fine della legislatura, troviamo la stesura di una nuova legge sulla concorrenza: l'obiettivo è «rendere più incisive le liberalizzazioni già avviate anticipandone i tempi previsti dall'ordinamento vigente» - da giugno 2013 ad ottobre 2012 - per la presentazione del disegno di legge. In programma anche un ddl che valorizzi il merito«in senso trasversale».

2) Mercato del lavoro
In agenda c'è, in questo caso, l'adozione di provvedimenti per rafforzare la partecipazione dei lavoratori; il potenziamento dei servizi per l'impiego, delle politiche attive e dell'apprendimento permanente. Il Governo intende poi avviare iniziative per accorciare i tempi della transizione scuola-lavoro e presidiare l'ambito degli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga. Nell'agenda c'è inoltre la stabilizzazione dei contratti a termine o di apprendistato. C'è poi la volontà di razionalizzare gli incentivi per l'imprenditoria giovanile e femminile.

3) Crescita sostenibile
In questo caso, il Governo comunica che sono in fase di finalizzazione progetti di investimento da presentare al Cipe per 15 miliardi di euro. Tra le misure in programma, ancora, la Strategia energetica nazionale e le norme per favorire le start up. Prevista anche la presentazione di un ulteriore Dl semplificazioni e del nuovo Piano aeroporti. C'è poi la definizione di una procedura autorizzativa unica per la realizzazione delle grandi opere di interesse nazionale.

4) Agenda digitale
L'obiettivo è l'azzeramento del digital divide di pimo livello e la realizzazione delle reti di nuova generazione. Tra le altre soluzioni, lo sviluppo dell'e-commerce e il rafforzamento degli investimenti nell'Ict, per agevolare il cloud computing.

5) Scuola, università e ricerca
L'obiettivo del governo Monti è rendere la scuola più digitale, attraverso la dematerializzazione delle procedure amministrative e dei rapporti con docenti, studenti e famiglie (l'ipotesi delle pagele online). Si vuole contrastare la dispersione scolastica, soprattutto al Sud; promuovere l'apprendimento permanente e potenziare l'istruzione primaria tecnico professionale. Fa parte del'agenda la promozione di «metodi trasparenti e oggettivi» di valutazione degli Atenei, e la revisione del sistema di finanziamento universitario. Il Governo intende avviare il rpocesso di razionalizzazione del sistema degli enti pubblici di ricerca.

6) Ambiente e territorio
Dalla chiusura dei contratti di sviluppo per le grandi opere di trasporto ferroviarie e stradali alla approvazione del Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2; dal recupero delle aree industriali dismesse in zone urbane soggette a bonifica alla presentazione di ulteriori norme per la lotta alla contraffazione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari Made in Italy: è, in sintesi, il menù di questo capitolo.

7) Beni culturali e turismo
Per quanto riguarda questo capitolo, l'agenda prevede misure quali la presentazione del Piano strategico per il turismo e lo sviluppo di iniziative di attrattività turistica legate a Expo 2015.

8) Salute
Il Governo si propone - tra le tante misure - di riattivare il processo di definizione dei livelli essenziali di assistenza; definire (di concerto e con le Regioni) il Patto per la salute 2013-2015 e riformare la libera professione dei medici (intramoenia).

9) Famiglia
Nell'agenda di autunno troviamo la riforma dell'Isee, per modificare i criteri di selezione dei soggetti da ammettere alle prestazioni sociali a condizioni agevolate; la revisione delle detrazioni fiscali a vantaggio della famiglia, e favorire la natalità e il rifinanziamento della "carta acquisti" per il 2013.

10) Diplomazia
Qui l'obiettivo del Governo è ratificare gli accordi internazionali in materia fiscale, previdenziale, di promozione e protezione degli investimenti e di cooperazione culturale e scientifica.

11) Internazionalizzazione ed export
Tra le azioni in programma, va segnalata l'introduzione di nuovi incentivi per attrarre gli investimenti esteri; la razionalizzazione della rete italiana all'estero (ambasciate, camere di commercio, sedi Ice ed Enit).

12) Immigrazione
In questo capitolo troviamo il proseguimento dei programmi di rimpatrio volontario assistito e reintegrazione e il potenziamento della collaborazione con i Paesi della sponda Nord-Africa con particolare riferimento alle iniziative nei confronti della Libia e della Tunisia.

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