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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2012 alle ore 21:00.
L'ultima modifica è del 10 settembre 2012 alle ore 08:22.

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Nella foto alcuni lavoratori dell'Alcoa manifestano davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico a Roma (Ansa)Nella foto alcuni lavoratori dell'Alcoa manifestano davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico a Roma (Ansa)

Circa 450 operai dell'Alcoa, al rientro dalla manifestazione di ieri a Roma davanti al ministero dello Sviluppo economico, hanno occupato stamane - per due ore - la nave Tirrenia all'attracco nel porto di Olbia. «La rabbia dei lavoratori è più forte della rassegnazione», spiega il sindacalista della Fim Cisl, mentre i suoi compagni sbattono i caschi da lavoro sulla ringhiera di protezione del traghetto. «Siamo stanchi e delusi, ma decisi a usare tutti i giorni che ci restano prima della programmata fermata della fabbrica di Portovesme per accelerare la risoluzione del problema. Vogliamo evitare che l'impianto si fermi».

Impianti spenti progressivamente
Nel corso dell'incontro che si è tenuto ieri a Roma sul futuro dell'azienda, Alcoa ha confermato, secondo quanto riferito da fonti sindacali, il progressivo spegnimento dell'impianto di Portovesme, con modalità tecniche che permettano la riaccensione in caso di manifestazioni di interesse per l'impianto sardo. Sitta dunque di un mese, rispetto al termine del 15 ottobre previsto inizialmente dall'azienda, il completamento della procedura di spegnimento dell'impianto Alcoa di Portovesme. Il fermo delle celle elettrolitiche sarebbe di fatto rallentato dai primi di ottobre al primo novembre e la fonderia resterebbe in funzione fino al 30 novembre.

La Klesch è interessata all'acquisizione di Alcoa
La multinazionale dell'alluminio sarebbe disponibile a negoziare con Klesch, l'unica società ad avere indirizzato ad Alcoa il suo interessamento allo stabilimento di Portovesme. L'altra azienda in campo è la svizzera Glencore, che tuttavia ha manifestato il suo interessamento solo attraverso il ministero dello Sviluppo. Alcoa, inoltre, si sarebbe detta disponibile a trattare con chiunque manifesti interesse. Nel verbale stilato ieri dal ministero al termine dell'incontro, il dicastero guidato da Corrado Passera sollecita i soggetti che hanno manifestato interesse per l'acquisizione dell'impianto ad avviare in tempi rapidi le negoziazioni con Alcoa: è prevista la convocazione «a breve» delle multinazionali Klesch e Glencore «per verificare lo stato di avanzamento della trattativa per fornire adeguata assistenza per il superamento di eventuali ostacoli e difficoltà».

Passera: Alcoa non è un caso impossibile
«Non ho mai pensato» che il caso Alcoa fosse impossibile, avrebbe affermato, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nell'incontro con azienda, sindacati ed enti locali. «Faremo molta pressione sui due gruppi che hanno manifestato interesse ma lavoriamo in parallelo su tutto quello che può dare sviluppo al Sulcis». Il ministro è giunto alla ripresa dei lavori dopo una interruzione durata un'ora.

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