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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2012 alle ore 10:44.

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Vasco Rossi assieme al dottor Paolo Guelfi direttore sanitario della clinica Villalba (Bologna) in una foto di archivio. ANSAVasco Rossi assieme al dottor Paolo Guelfi direttore sanitario della clinica Villalba (Bologna) in una foto di archivio. ANSA

Vasco è uscito da Villalba, la clinica bolognese in cui era ricoverato dallo scorso 13 settembre. Lo ha fatto firmando il foglio di dimissioni questa mattina. Lo ha fatto in accordo con la sua famiglia, ma contro il parere dei medici. A poche ore dall'uscita da Villalba l'ultimo bollettino medico del direttore sanitario, Paolo Guelfi, ha spiegato che, su espressa decisione del paziente, la terapia da oggi verrà proseguita a domicilio.

Vasco Rossi era stato ricoverato il 12 settembre, per accertamenti clinici di varia natura. Lo stesso Guelfi, ha parlato di una «intensa terapia» per «fronteggiare una complessa situazione clinica».

Secondo quanto riportato da un fan del Komandante, che racconta di averlo visto uscire, al momento di salire in auto indossava una tuta scura, un cappellino e degli occhiali arancioni. Ma quel che importa è che sia finalmente uscito dalla clinica, anche se probabilmente dovrà proseguire con la terapia a casa. È la miglior smentita alle voci assurde che questa mattina erano state riportate da una radio romana secondo le quali il Blasco era addirittura morto.

Vasco c'è, magari ancora un po' acciaccato, ma c'è. La miglior risposta anche agli appelli dei suoi fans che da giorni invadevano la sua pagina Facebook con messaggi come: «Come sta Vasco? Perché non posta un clippino? Perché non ci dice che cos'ha?» E ancora: "Perché lo staff non ci fa sapere qualcosa? Noi siamo i Soliti (i Soliti sono un gruppo di fans fedelissimi del cantante di Zocca, ndr) abbiamo il diritto di sapere».

Degenza più breve

La situazione era fino a oggi molto incerta: l'ultimo bollettino medico, a firma sempre di Paolo Guelfi, era datato 17 settembre e, in sintesi, spiegava che la situazione del cantante era stabile ma che richiedeva una terapia non brevissima e la massima concentrazione degli specialisti.

Poi 16 giorni di silenzio assoluto, tanto che qualcuno dei fans più ottimisti aveva sperato di vedere il Komandante sul palco del concertone per l'Emilia. La degenza di Vasco, quest'anno è stata meno lunga di quello passato: nel 2011 per sconfiggere un misterioso batterio killer (poi spiegato da Guelfi come responsabile di una osteomielite e di una endocardite) era infatti entrato a Villalba 3 volte: una il 19 luglio, una il 20 agosto e una il primo settembre. L'ultima volta vi rimase 6 settimane: fu dimesso il 14 ottobre.

Durante l'anno i controlli, concordati, come ha più volte ricordato la sua portavoce Tania Sachs, fino all'ultimo del 13 settembre scorso, che si è concluso qualche ora fa.

Cambio di manager

Per il rocker di Zocca c'è poi il cambio ai vertici del suo management: Stefano Salvati, regista bolognese - già presidente della Vasco Rossi Dancing Project e artefice dello sbarco del cantante alla Scala di Milano oltre che del concerto dell'8 settembre al Cromie di Castellaneta Marina - ha preso il posto di Floriano Fini, a capo della 'macchina' Rossi dalla fine degli anni '90.

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