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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2012 alle ore 11:04.

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Serve una task force per le crisi aziendali
Bersani chiede al Governo «per favore organizzare una task force per affrontare l'enormità delle crisi aziendali che stanno arrivando e che non possono essere caricate su due tre persone», ha detto il segretario democratico.

Governare non sarà facile
«Governare non sarà facile, chi vende ricette facili vende fumo, come la suggestione di un uomo solo al comando, non si potrà governare senza il popolo, non sarà possibile, se non ci sarà un minimo di recupero di vicinanza e fiducia tra politica e cittadini, se la politica fa riti chiusa dentro un fortino non ci sar speranza di uscire dalla crisi», ha detto Pier Luigi Bersani all'assemblea nazionale del Pd. Secondo il segretario del Pd perciò «se la politica non si prende qualche rischio la fiducia non tornerà, la fiducia può riprendere, le forze ci sono, cambiare si può, ma assieme, mettendoci partecipazione, trasparenza, coraggio, si può arrivare alla governabilità attraverso la partecipazione consapevole, questo è il senso delle primarie di coalizione».

Sulla legge elettorale il Pd è flessibile
Sulla legge elettorale, ha detto Bersani , il Pd é «flessibile, pronto a trovare un'intesa e a rispondere al messaggio, giusto del presidente della repubblica. Ma i paletti che mettiamo non sono per noi». Non vogliamo «che sia impedita la governabilità. Vogliamo i collegi, non le preferenze, la parità di genere, e che non si possano fare dei gruppi alla scilipoti. Sono quattro cose di civilizzazione, non solo per il Pd».

Basta botte alla scuola
«Non si può dare ogni 6 mesi una botta alla scuola, adesso basta», ha sottolineato Pier Luigi Bersani. «Dopo anni di interventi scomposti, cerchiamo di non accendere altre micce in una situazione delicata», ha avvertito il segretario Pd.

La platea degli elettori si costutirà nei 21 giorni previsti
Una nota dell'ufficio stampa alla fine chiarisce che «la platea degli elettori del centrosinistra si costruirà nei 21 giorni previsti, fino al giorno del primo voto, con meccanismi che distinguono il voto dalla registrazione» e che «solo in alcuni casi eccezionali ci si potrà iscrivere anche dopo il primo
turno con modalità e procedure che dovranno essere precisate e regolamentate».

Candidature entro il 15 ottobre
Nel documento è scritto che le candidature alle primarie del centrosinistra di esponenti del Pd ovranno arrivare entro le ore 20 del 15 ottobre. Vengono stabilite anche le soglie di accesso per le candidature di iscritti al Pd, oltre a quella del segretario nazionale.

Ecco chi può sottoscriverle
Le candidature «devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'assemblea o da almeno il 3% del numero degli iscritti regolarmente registrati all'anagrafe del 2011», «Possono sottoscrivere la candidatura tutti gli iscritti del 2011 che abbiano rinnovato l'iscrizione al momento della candidatura e tutti i nuovi iscritti per l'anno 2012, di cui non più di 3mila in ogni regione». I moduli saranno disponibili al Pd a partire dalle 18 di domani. La presidenza dell'assemblea, cui dovranno pervenire le candidature verifichera' le sottoscrizioni entro 24 ore ed eventuali ricorsi saranno esaminati dalla commissione nazionale di garanzia entro 24 ore.

Fioroni: c'è un accordo brillante sulle regole
«C'é un accordo brillante sulle regole», ha sottolineato Beppe Fioroni in relazione all'esito delle trattative sulle regole per le primarie. Il documento che va al voto dei delegati prevede l'iscrizione al voto fino all'ultimo giorno, il 25 novembre data del primo turno delle primarie. Quanto alla vexata quaestio della differenza tra il seggio elettorale e il luogo fisico in cui ci si registra, anche se il documento non ne parla esplicitamente, bersaniani e renziani danno per scontato che le due operazioni avvengano nello stesso luogo.

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