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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2012 alle ore 17:18.
L'ultima modifica è del 12 ottobre 2012 alle ore 07:18.

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Il taglio delle agevolazioni ha effetto retroattivo. In «deroga» ad ogni diritto sancito dallo Statuto, i contribuenti saranno chiamati a farci i conti fin da subito, ovvero già a partire dalla dichiarazione dei redditi 2012 (730 e Unico 2013). Ma non è tutto. A rendere più amara la pillola sul giro di vite applicato agli sconti Irpef c'è anche il fatto che la franchigia di 250 euro si applica anche alle detrazioni d'imposta (fanno eccezione i bonus per sordomuti e non vedenti) previste dal Testo unico. E se da una parte è confermato che le spese sanitarie non concorrono alla detrazione d'imposta massima di 3mila euro, è anche vero che con questo intervento la franchigia sotto la quale non è possibile ottenere benefici fiscali sale dagli attuali 129,11 euro (le vecchie 250mila lire) ai 250 euro generalizzati.

Sono queste, due delle principali novità che emergono dall'ultima bozza del Ddl sulla stabilità 2013 (in possesso de Il Sole 24 Ore) che il Governo presenterà alle Camere lunedì prossimo e su cui i tecnici sono ancora al lavoro. Fatta eccezione per lavoratori dipendenti e pensionati, i quali potranno beneficiare già nelle buste paga e nei ratei di pensione della riduzione delle aliquote Irpef di un punto percentuale (da 23 a 22 e da 27 a 26) se hanno redditi, rispettivamente fino a 15mila e fino a 28mila euro, per i lavoratori autonomi dei primi due scaglioni il Fisco con una mano prenderà subito (taglio delle agevolazioni) e con l'altra restituirà soltanto dopo (riduzione Irpef), ovvero quando si dovranno pagare nel 2014 le imposte sui redditi 2013 (acconti esclusi). Il saldo finale per il singolo contribuente dipenderà, dunque, dall'incrocio dei due interventi.

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TAG: Statuto

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