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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2012 alle ore 11:39.

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Via libera dell'aula della Camera (269 favorevoli, 65 contrari e 29 astenuti) alla conversione in legge del Decreto Sanità che porta la firma del ministro della salute Renato Balduzzi. In mattinata, anche il voto di fiducia n. 40 sul provvedimento, dopo quello che ieri al Senato ha portato all'approvazione in terza lettura del ddl anticorruzione: 380 voti a favore (Pdl, Pd e Terzo Polo si erano schierati per il sì), 85 quelli contrari (Lega e Italia dei valori avevano preannunciato il voto negativo), 15 gli astenuti. Il provvedimento passa ora al Senato. La scadenza del decreto legge n. 158/2012 è fissata al 12 novembre.

Ministro soddisfatto per il consenso registrato
«Sono soddisfatto perché é stato apprezzato il lavoro fatto non soltanto dal ministero ma anche dalla Commissione parlamentare. C'é stato un largo consenso e il dibattito alla Camera é stato molto approfondito, con quasi mille emendamenti in Commissione e 350 in Aula che non sono stati discussi per ragione di tempi. La conversione in legge ha la mannaia dei 60 giorni«. Così il ministro della Salute, Renato Balduzzi, dopo l'approvazione del decreto. «Prendiamo atto - ha aggiunto - che c'é stata questa approvazione del testo con un largo consenso e poi vedremo che accadrà in Senato» .

La reazione positiva del fronte sindacale
Reazioni positive anche sul fronte sindacale. «Nei suoi limiti il decreto Balduzzi è una buona base di partenza. Siamo pronti a lavorare per costruire, insieme alle Regioni e se le Regioni lo vorranno». Questo il commento a caldo dei sindacati dei medici convenzionati Fimmg (dottori di famiglia) e Sumai (specialisti ambulatoriali) - dal Congresso nazionale del Sumai, in corso a Treviso. Per Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg «il decreto è molto positivo per l'assistenza territoriale nella sua prima parte. Siamo ovviamente piu' preoccupati per la parte che riguarda il rinnovo della convenzione entro 180 giorni. Da parte nostra siamo pronti, se le Regioni vorranno. Perchè, pur con tutti i vincoli contenuti nel decreto, si possano e si devono riscrivere le regole. Si tratta di un rinnovo tecnico importante: cambiare è necessario per poter rendere produttive le risorse che saranno disponibili nel 2015».

Pd proccupato per la tenuta della "strana maggioranza"
«I dati del voto finale sul decreto Sanità ci consegnano una situazione perlomeno preoccupante. Da questo momento in poi l'assenza del gruppo
del Pdl in votazioni importanti potrà costituire un serio problema». Dalle file del Pd, l'approvazione del decreto Balduzzi lascia spazio a molti dubbi sulla tenuta della "strama maggioranza". Per Erminio Quartiani, segretario d'Aula del Gruppo Pd della Camera, a percentuale dei deputati Pdl che hanno partecipato «é addirittura inferiore al 40%, e fra questi ci sono anche voti contrari. Fra qualche giorno la Camera sarà impegnata nell'esame della legge di stabilità e di importanti decreti: c'é quindi bisogno di una tenuta nel voto da parte di tutti. Se il Pdl non la garantisce, é bene conoscerne i motivi ed evitare guai peggiori nel rapporto di fiducia con il governo. Per parte nostra, il senso di responsabilità del gruppo del Pd continua a garantire la tenuta della maggioranza».

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