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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 20:11.
Una zavorra pari a 8.600 navi da crociera ogni anno si "inabissa" sprecando 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti. Cibo che manca in troppe aree del pianeta. Cibo che per essere prodotto consuma risorse naturali, a partire dall'acqua. Cibo che per essere confezionato e distribuito ha richiesto un notevole impiego di energia.
Cibo che per essere smaltito pesa sui nostri conti. Partendo da queste considerazioni Slow Food offre - nel vademecum «Il nostro spreco quotidiano» - alcuni pratici suggerimenti come: redigere una lista della spesa, preferire acquisti più frequenti ma "leggeri" al posto del megashopping settimanale, comprare direttamente dai produttori, prediligere l'agricoltura sostenibile e di piccola scala, comprare più ingredienti e meno cibi pronti, imparare a cucinare con gli avanzi e con gli scarti, impostare il menu in base a ciò che si trova al mercato.
Inoltre Slow Food invita a sostenere i Last Minute Market, i progetti che recuperano i prodotti agroalimentari a scopi solidali.
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