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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 13:27.

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Dopo l'invito del coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani che suggeriva più sobrietà dati i tempi «chiedendo ai nuovi assessori di rinunciare subito alle auto di servizio» puntuale stamani è arrivata la replica con una nota dell'esecutivo regionale guidato da Roberto Formigoni.

Afferma che la nuova giunta non ha bisogno di tali suggerimenti poiché ha già un parco macchine davvero "parco" vale a dire molto sobrio. La nota prosegue con una dettagliata puntualizzazione in base alla quale " la Regione Lombardia ha un parco auto di servizio di cui solo 12 berline blu, le altre sono Punto, Bravo, Megane bianche a disposizione su prenotazione".

Dunque come si può evincere c'è una colorita distinzione tra auto blu modello berlina e auto bianche che evidentemente non sono considerate delle auto blu. E' un'interpretazione riveduta e corretta del vocabolario della lingua italiana che ancor oggi definisce auto blu quelle vetture messe a disposizione dallo Stato o da enti pubblici locali, con l'annesso personale, a favore di uomini di governo e funzionari vari. Insomma in Regione Lombardia l'auto blu è solo quella di tale colore, motivo per cui in base al criterio della qualità, definibile in base alla tinta e al modello che deve essere rigorosamente berlina, cambia anche la quantità delle auto a disposizione che sono molto meno di quelle che si possa pensare.

In base ai dati del ministero della Pubblica amministrazione dovrebbero ammontare a novantadue le auto di servizio della Lombardia che comprendono i modelli citati nella nota: 52 Fiat tra Punto e Bravo, 26 Renault in maggior parte Megane, oltre ad altre berline.

Insomma pare proprio che nel nome dei tagli, da più parti invocato e richiesto, proliferano le spiegazioni sul senso e il significato delle parole pur di far vedere che almeno in base agli annunci passi avanti sono già stati fatti. Forse servirebbe maggior rigore anche nell'uso delle parole. A proposito sempre Mario Mantovani invita a fare buon uso dei telefonini di servizio «limitato esclusivamente alle conversazioni necessarie allo svolgimento del mandato ricevuto». Aspettiamo una replica anche su questo e chissà che non venga fatta anche in questo caso una distinzione sui colori, ma è sconsigliabile tirare in ballo i " telefoni bianchi" poiché alludono un tipo di conversazione poco consona al mandato ricevuto.

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