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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2013 alle ore 15:27.

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«God saves Italy from Scotland and Berlusconi» ovvero «Dio ci salvi dalla Scozia e da Berlusconi». È il contenuto del cartello esposto da un gruppetto di tifosi italiani allo stadio Murrayfield di Edimburgo, dove si sta per giocare Scozia-Italia, per il secondo turno del Sei Nazioni. Caratteri neri in campo bianco, il cartello si trova nella parte inferiore della tribuna centrale, dove ha preso posto, nel palco d'onore, la Principessa Anna, presidente onorario della federazione rugby scozzese.

La cronoca

Finisce 34-10 per la Scozia. Nel Sei Nazioni, è il peggiore risultato di sempre per l'Italia contro questa squadra, che si riscatta dopo quattro sconfitte consecutive (tre nei test match di novembre, la quarta in casa dell'Inghilterra sabato scorso). Azzurri irriconoscibili rispetto a sei giorni prima. Prova di maturità fallita, ora bisogna ripartire dal Galles, all'Olimpico, il 23 febbraio

79': il mediano di mischia Greig Laidlaw viene eletto man of the match. Al suo attivo anche 14 punti, frutto di due punizioni e quattro trasformazioni

74': la meta dell'Italia. Da mischia ai 5 metri, Parisse parte e serve Zanni che varca la linea. Trasformazione di Burton, ma lo scarto resta pesantissimo: Scozia 34, Italia 10

69': 34-3, un disastro. Lamont mette il piede su un pallone caduto agli Azzurri a metà campo, lo recupera e vola in meta ai mezzo ai pali. Laidlaw trasforma

65': sulla rimessa laterale l'Italia spinge indietro gli avversari, che però poi riguadagnano terreno e con Scott segnerebbero anche una meta. Un passaggio in avanti evita l'ulteriore capitolazione dell'Italia.

62': sempre 27-3. Errori di frenesia dell'Italia in attacco. Su un contrattacco la Scozia conwquista il penalty e lo gioca in touche. A Murrayfield cominciano a intonare canti di vittoria

60': all'ora di gioco diversi cambi. Per l'Italia escono Lo Cicero, Ghiraldini, Geldenhuys, dentro De Marchi, Giazzon e Pavanello

55': nuova mischia azzurra, sempre a cinque metri dalla linea di meta dei padroni di casa. Ma poi c'è un discusso "in avanti" di Parisse

52': l'Italia si riporta avanti con una "penaltouche". Palla vinta da Zanni, vantaggio concesso dall'arbitro sudafricano Peyper, nuovo fallo scozzese, richiamo verbale e punizione che l'Italia gioca con la mischia

47': 27-3. L'Italia sembra in grado di accorciare le distanze, ma su quello che poteva essere l'assist-meta (da Orquera a Benvenuti) Hogg intercetta e si fa 90 metri in contrattacco fino alla meta. Esaltazione degli Highlanders, "premiati" anche dalla nuova trasformazione di Laidlaw. Intanto l'Italia cambia la mediana: Gori e Burton al posto di Botes e Orquera. In una situazione difficilke da prevedere, ora c'è da evitare la disfatta

43': 20-3. La Scozia ci fa ancora male. Touche vinta, al solito senza problemi, e azione in prima fase fin troppo facile, con Scott che va in meta. Laidlaw, infallibile, trasforma

42: giornata no, per ora, di Orquera nei calci di spostamento. Ma sono numerosi, qua e là, gli errori individuali degli Azzurri

41': la partita riprende con formazioni identiche rispetto al primo tempo

Il primo tempo finisce 13-3 per la Scozia, la squadra che ha sbagliato meno e che ha saputo giocare prevalentemente all'attacco, mostrando anche una "fisicità" di prim'ordine. L'Italia sembra nervosa, non sa giocare in maniera efficace il buon numero di palloni che conquista. Ma c'è ancoratutta la ripresa per provare a invertire la tendenza

39': 13-3. Calcio di punizione per l'Italia, che con Orquera segna i primi tre punti.

37': stavolta l'Italia impegna bene gli avanti avversari e gioca in touche una punizione, andando per la prima volta nell'area dei 22 metri scozzese.

29': 13-0. La Scozia si allontana. Palla scozzese che esce da un raggruppamento, servizio di Jackson per Visser che ha gambe e potenza: tra sprint e slalom due azzurri vengono saltati. Meta, trasformata da Laidlaw.

27': gravissimo errore di Venditti, che, anziché raccogliere il pallone, prova a calciarlo e lo manca. Parte Scott e Botes riesce a placcarlo a due metri dalla linea di meta. Ma l'Italia manca di lucidità

23': 6-0. "Tenuto" di Botes, rimessa laterale in attacco per la Scozia, che poi conquista un altro calcio. Laidlaw centra i pali. Italia presente ma non brillante, e mai pericolosa

20': in avanti di Parisse dopo una serie di fasi azzurre che impegnano gli avversari. Da parte dell'Italia un maggiore numero di errori rispetto alla partita con la Francia

14': 3-0. lunga azione d'attacco della Scozia, dopo una touche a favore per un controllo sbagliato da Orquera. I padroni di casa fanno "in avanti", ma c'era un vataggio per loro. Penalty di Laudlaw e primi tre punti della partita

10': serie di mischie a favore dell'Italia. Il pack azzurro sembra a suo agio

6': doppia punizione per l'Italia nella metà campo avversaria. Calcio di punizione di Orquera, piuttosto angolato e da lontano. Palo!

2": è la Scozia a partite in attacco, prima con una combinazione Hogg-Visser, interrotta da un bel placcaggio di Favaro, poi con un'azione potenzialmente pericolosa ma vanificata da un "in avanti"

15,27. Gli inni nazionali

A Murrayfiled, Edimburgo, tutto è pronto per Italia-Scozia. Dopo l'ingresso in campo "in solitaria" di Andrea Lo Cicero, oggi alla presenza n. 100, la persentazione delle squadre ad Anna, principessa di Scozia, e al presidente Fir Alfredo Gavazzi. Poi l'inno di Mameli e lo struggente "Flowers of Scotland", eseguito dalle cornamuse e cantato da decine di migliaia di spettatori

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