Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2013 alle ore 12:10.

My24
Thomas Minder, il principale proponente del quesito referendario (Afp)Thomas Minder, il principale proponente del quesito referendario (Afp)

Gli svizzeri hanno approvato con il 67,9% dei voti - e un sì di tutti i cantoni, evento assai raro - l'Iniziativa Mionder, il referendum di iniziativa popolare contro le remunerazioni eccessive dei dirigenti: questi i risultati definitivi della consultazione.

La stretta è legata al malcontento generale per gli alti bonus dei top manager o per le liquidazioni come quella di oltre 72 milioni di franchi svizzeri (circa 60 milioni di euro) accordata al presidente uscente di Novartis, Daniel Vasella.

Il referendum prevede il rafforzamento i diritti degli azionisti di impedire il versamento di stipendi e bonus eccessivamente elevati: se - come indicano i sondaggi - dovesse essere approvato la Svizzera si doterebbe del diritto societario «più rigido del
mondo», secondo quanto sostengono gli oppositori.

Il testo del quesito - battezzato "Iniziativa Minder", dal nome del principale proponente, Thomas Minder - non riguarda che le società quotate in Borsa e prevede anche il divieto delle buonouscite o dei bonus di entrata ("golden hello" e "golden goodbye") oltre che i bonus previsti nei contratti di vendita o acquisizione di una società; il mancato rispetto del divieto verrebbe punito con il carcere a un'ammenda pari a sei anni di salario.
Il referendum è stato ostacolato dal governo elvetico, dai partiti, dalla confindustria e persino da alcuni sindacati, preoccupati dalla possibile ricaduta sull'occupazione:
l'esecutivo ha presentato un progetto alternativo, meno riformatore, ma che a suo dire «non mette a rischio il successo economico del Paese» e che si applicherebbe a tutte le società anonime, non solo quelle quotate in Borsa.

Minder aveva lanciato la sua proposta nel 2006 e sono stati necessari sette anni per procedere dopo che il Parlamento aveva fatto di tutto per cercare di opporsi: in caso di approvazione, per l'applicazione sarà necessario attendere più di un anno, il tempo necessario per la redazione e approvazione del relativo progetto di legge; se il referendum venisse bocciato, sarà la riforma alternativa proposta dal governo ad entrare direttamente in vigore.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi