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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2013 alle ore 17:00.

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Spese di trasporto e spese di viaggio
I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, e a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.

Spese telefoniche
I deputati dispongono di 3.098,74 euro all'anno per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.

Assistenza sanitaria
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.

Assegno di fine mandato
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

LE REGOLE AL SENATO
L'indennità netta mensile

L'indennità netta mensile corrisposta ai senatori può essere leggermente inferiore o superiore ai 5mila euro, a seconda della Regione e del Comune di residenza.

La diaria
Nell'ambito dei rimborsi di spesa troviamo la diaria. Spetta a tutti i parlamentari, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno. Periodicamente aggiornata in funzione dell'aumento del costo della vita, la diaria è stata erogata dal 2001 al 2010 nella misura di 4.003 euro al mese. È stata poi ridotta a 3.500 euro a decorrere dal 1° gennaio 2011. Anche in questo caso, sono previste decurtazioni per ogni giornata di assenza dai lavori parlamentari.

Rimborso forfetario delle spese generali
A decorrere dal 2011 i senatori ricevono un rimborso forfetario mensile di euro 1.650, che sostituisce e assorbe i preesistenti rimborsi per le spese accessorie di viaggio e per le spese telefoniche. L'importo è stato determinato dal Collegio dei senatori questori, nell'ambito del riordino delle competenze economiche dei senatori, mantenendo invariato l'onere complessivo che gravava sul bilancio del Senato per i due rimborsi soppressi.

Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato
È un rimborso per metà assoggettato a rendicontazione e per metà forfetario, che ha sostituito, a partire da marzo 2012, il preesistente "contributo per il supporto dell'attività dei Senatori". L'importo complessivo, rimasto invariato, è diviso in una quota mensile di euro 2.090 - sottoposta a rendicontazione quadrimestrale - e in una ulteriore quota di 2.090 euro mensili che era erogata forfetariamente, allo stesso titolo, al Gruppo di appartenenza. A decorrere dalla XVII legislatura anche tale quota è corrisposta direttamente al senatore.

Facilitazioni di trasporto
Durante l'esercizio del mandato, i senatori usufruiscono di tessere strettamente personali per i trasferimenti sul territorio nazionale, mediante viaggi aerei, ferroviari e marittimi e la circolazione sulla rete autostradale.

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