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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2013 alle ore 17:34.

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L'imposta netta
A dichiarare un'imposta netta Irpef sono stati 31.590.068 (il 76% del totale contribuenti), per un valore medio di 4.820 euro. Più di 9,7 milioni di soggetti hanno imposta netta pari a zero. Sono i contribuenti con livelli reddituali compresi nelle fasce di esonero oppure di contribuenti che fanno valere detrazioni tali da azzerare l'imposta lorda. La distribuzione dell'imposta per classi di reddito complessivo evidenzia che l'86% dei contribuenti con redditi fino a 35.000 euro dichiara il 47% dell'imposta totale, mentre il 14% dei contribuenti con redditi più alti dichiara circa il 53% dell'imposta (di cui il 4,77% proveniente da soggetti con classi di reddito complessivo maggiore di 300.000 euro). Andamento giudicato dal Dipartimento delle Finanze in linea con
quello del 2010.

La stangata da 14,4 miliardi delle addizionali
Con l'addizionale regionale Irpef gli italiani hanno versato per il 2011 poco meno di 11 miliardi di euro (+27% rispetto al 2010), mentre quella comunale è stata pari a 3,4 miliardi di euro (+11% rispetto al 2010). A far scattare la stangata da quasi 15 miliardi è stato soprattutto l'aumento dell'addizionale regionale dello 0,33% previsto dal Salva-Italia. Aumento che ha portato l'aliquota base all'1,23% (0,9% nel 2010). Il 50% dell'addizionale regionale totale proviene da quattro regioni: Lombardia (20%), Lazio (12%), Emilia Romagna (10%) e Campania (8%); non trascurabile è l'incidenza del 6% dell'addizionale regionale della Sicilia. L'aumento dell'addizionale comunale è invece stato influenzato da un lieve aumento dell'aliquota legale media applicata (da 0,35% a 0,36% considerando anche i comuni che non applicano l'addizionale. Nel 51% dei casi dell'addizionale regionale l'hanno pagata soggetti con classi di reddito comprese tra 15.000 e 35.000 euro.

Il tipo di reddito
I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 42.280 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è di 18.844 euro. Per quanto riguarda i dipendenti la media sale 20.020 euro, mentre quello dei pensionati si attesta su un valore medio d 15.520 euro. Poco superiore, invece, è quello da partecipazione pari a 16.670 euro. Dal confronto con l'anno d'imposta 2010 risultano in crescita i redditi medi d'impresa (+3,7%), da pensione (+3,6%) e da lavoro autonomo (+2,3%) maggiore del reddito medio complessivo (+2,1%). A cresce al rallentatore sono invece il reddito medio da lavoro dipendente (+1,1%) e da partecipazione (+1,0%). Va sottolineato che il reddito da lavoro dipendente comprende sia i compensi corrisposti per prestazioni di collaborazione coordinate e continuative compresi i collaboratori a progetto (11% dell'ammontare complessivo del reddito da lavoro dipendente), i sussidi (2% dell'ammontare complessivo del reddito da lavoro dipendente) e prestazioni di previdenza complementare. Non è inclusa invece la tassazione del 10% sui salari di produttività.

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