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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2013 alle ore 17:34.

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Gli sconti del Fisco
Nel 2011 le deduzioni hanno toccato quota 30,9 miliardi di euro (+3% rispetto al 2010) di cui 22,4 miliardi relative ad oneri deducibili e 8,5 miliardi a deduzioni per abitazione principale. L'incremento degli oneri deducibili, secondo il Dipartimento, va imputato all'incremento delle deduzioni dei contributi previdenziali e assistenziali (+1,25%) e dei contributi per previdenza complementare (+8,31%) ed è influenzato anche dalla possibilità di dedurre il contributo di solidarietà. Inoltre, la crisi ha spinto le famiglie e i cittadini a ridurre il ricorso alle Colf che fa registrare una contrazione dei contributi per servizi domestici e familiari del -4,45%, nonché le erogazioni a favore istituzioni religiose (-3,5%). Sul fronte detrazioni dalle dichiarazioni 2011 emerge che hanno eroso gettito per 62 miliardi di euro. Un dato in calo dello 0,6% rispetto all'anno precedente. La contrazione è influenzata dalla cancellazione degli sconti Irpef del 20% (sostituzione frigoriferi, congelatori, acquisto mobili, TV, computer). Il 94% delle detrazioni è composto da: carichi di famiglia (18,21%), redditi da lavoro dipendente e pensione (67,09%) e oneri detraibili al 19% (8,48%). Da un confronto con l'anno precedente emerge un aumento delle spese sostenute per interessi passivi relativi a mutui per prima casa (+7,73%), mutui per recupero edilizio (+66%), mutui per costruzione abitazione principale (+6,6%), in controtendenza con il 2010 in cui si era spesso scattata la sospensione delle rate dei mutui con il progetto "Piano Famiglie" sottoscritto dall'Abi e dalle Associazioni dei Consumatori. E se le famiglie risparmiano sulle Colf lo stesso non accade per le badanti i cui sconti del Fisco per le spese sostenute nel 2011 crescono del +5,6% rispetto al 2010.

I minimi
L'ultimo anno di applicazione del primo regime dei minimi introdotto nel 2008 dal Governo Prodi ha fatto segnare un'adesione complessiva di 768.428 soggetti, con una crescita del 7,1%, più contenuta rispetto all'anno precedente. La distribuzione territoriale fa emergere una concentrazione del 26,50% dei contribuenti minimi al Nordovest, seguito dal Centro con il 23,59%, in linea con l'andamento del 2010. Le regioni con la maggiore numerosità sono la Lombardia (111.277 soggetti) e il Lazio (85.910); in Trentino-Alto-Adige e in Abruzzo si è assistito ad un incremento superiore alla media (rispettivamente del 9,07% e del 10,07%).

Link diretto
Accesso alla sezione del sito del ministero delle Finanze
dove sono disponibili tutti i dati relativi alle dichiarazioni 2012 già pubblicati consultabili attraverso una «navigazione dinamica.

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