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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2013 alle ore 16:00.
L'ultima modifica è del 05 aprile 2013 alle ore 11:14.

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Il percorso del decreto debiti Pa: dallo slittamento del Cdm all'ipotesi di una diversa ripartizione dei 40 mldIl percorso del decreto debiti Pa: dallo slittamento del Cdm all'ipotesi di una diversa ripartizione dei 40 mld

Diversa ripartizione delle risorse, con una quota maggiore al 2013
Tra le ipotesi che vengono prese in considerazione dai tecnici dell'economia, quella di rivedere la ripartizione delle risorse (20 miliardi di euro nel 2013 e altrettanti nel 2014) prevedendo una quota maggiore per quest'anno. Per quanto riguarda le risorse destinate ai sindaci, l'idea è di individuare un mecanismo di tetti proporzionali per evitare che i comuni più appesantiti dai debiti esauriscano il plafond a disposizione.

La comunicazione dei dati
Rimane il nodo trasparenza: difficile, per motivi di tutela della privacy, che si possa predisporre un elenco completo delle fatture da saldare nella piattaforma predisposta dalla ragioneria dello Stato. Si fa strada invece l'ipotesi Pec: attraverso la posta elettronica certificata gli enti territoriali comunicano quali fatture verranno saldate, sulla base di un criterio cronologivo e dell'importo complessivo.

Anticipi di tesoreria, aumentati i limiti massimi per gli Enti locali
Tra le novità dell'ultima bozza del decreto anche l'incremento dei limiti massimi per il ricorso agli anticipi di tesoreria da parte degli enti locali. Per il 2013 «il limite massimo di ricorso da parte degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria» é incrementato fino al 30 settembre 2013, «da tre a cinque dodicesimi» e «l'utilizzo della maggiore anticipazione vincola per i Comuni una quota corrispondente delle entrate dell'Imposta municipale propria per l'anno 2013 e per le Province una quota dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, per l'anno 2013». I ministeri - si legge nel documento - pedisporranno un elenco cronologico dei debiti scaduti della Pa verso le imprese con l'indicazione dei relativi importi.

Giarda al lavoro per sciogliereil nodo della Supercommissione della Camera
Tra le priorità del governo in vista del varo del decreto - che potrebbe essere in vigore già lunedì con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» - anche quella di assicurarsi un sollecito percorso in Parlamento. Se il regolamento del Senato non pone limiti ai decreti legge che possono essere posti all'attenzione della Commissione speciale, alla Camera occorre una specifica autorizzazione dell'Aula che aggiorni di volta in volta le competenza della commissione "gemella". Mercoledì scorso durante la Conferenza dei capigruppo non si era raggiunta l'intesa tra i rappresentati delle formazioni politiche (contraria la presidente dei deputati M5S, Roberta Lombardi), rinviando la decisione all'Aula, che si esprimerà sull'integrazione delle competenze martedì alle 15. Il governo spera che l'impasse sulla supercommissione possa sbloccarsi già prima dell'aula, e per questo ha affidato al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, il compito di caldeggiare un'intesa tra i partiti che auiuti a superare lo scoglio velocizzando l'iter parlamentare del provvedimento.

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